• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

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Atto a cui si riferisce:
S.4/01518 DE POLI - Al Ministro dell'economia e delle finanze. - Premesso che: il Consiglio di Stato in sede giurisdizionale si è pronunciato a favore del ricorso n. 10028/2018 proposto dal...



Atto Senato

Interrogazione a risposta scritta 4-01518 presentata da ANTONIO DE POLI
martedì 2 aprile 2019, seduta n.105

DE POLI - Al Ministro dell'economia e delle finanze. - Premesso che:

il Consiglio di Stato in sede giurisdizionale si è pronunciato a favore del ricorso n. 10028/2018 proposto dal Comune di Padova contro la Presidenza del Consiglio dei ministri, il Ministero dell'economia e delle finanze, il Ministero dell'interno, la Conferenza Stato-Città e autonomie locali, la commissione tecnica per i fabbisogni standard del Ministero dell'economia, per la riforma previa sospensione dell'efficacia della sentenza del Tar Lazio, sez. I, n. 5114/2018, e per l'annullamento previa sospensione del decreto del Ministero dell'economia 13 maggio 2016, recante "Integrazione al decreto 11 marzo 2015 e alla nota metodologica relativa alla procedura di calcolo e aggiornamento della stima delle capacità fiscali per singolo comune delle regioni a statuto ordinario", del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 8 maggio 2016, recante "Fondo di solidarietà comunale. Definizione e ripartizione delle risorse spettanti per l'anno 2016", e della relazione del Ministro dell'economia del 13 maggio 2016 in ordine allo schema di decreto ministeriale recante adozione di un'integrazione della nota metodologica relativa alla procedura di calcolo e dell'aggiornamento della stima delle capacità fiscali per singolo comune delle regioni a statuto ordinario, di cui all'articolo 1, comma 380-quater, della legge 24 dicembre 2012, n. 228;

il decreto ministeriale 13 maggio 2016, con cui è stata adottata la nota metodologica 2016, è stato utilizzato per ripartire il 30 per cento per l'anno 2016 dell'importo attribuito a titolo di i Fondo per lo sviluppo e la coesione sulla base della differenza tra le capacità fiscali e i fabbisogni standard. La dotazione del FSC 2016 è stata quindi ripartita per il 70 per cento attraverso il criterio delle risorse storiche e per il 30 per cento attraverso il criterio dei fabbisogni standard e delle capacità fiscali, non considerando in alcun modo l'effetto distorsivo derivante dal mancato aggiornamento dei valori catastali, penalizzando oltremodo il Comune di Padova;

è risaputo come in moltissimi Comuni i dati catastali siano del tutto distanti dai veri valori di mercato, con il risultato che contribuenti con la stessa capacità contributiva, rappresentata nel caso specifico dal valore di mercato dell'immobile di proprietà, sono tassati su una base imponibile sottostimata, creando un'iniqua distorsione tra valori catastali e di mercato che aumenta al crescere di questi ultimi;

il Comune di Padova, grazie ad un continuo processo di rivalutazione dei valori catastali, ha ristabilito una generale equità orizzontale e verticale nel sistema della finanza locale mentre i Comuni che negligentemente non hanno provveduto a farlo paradossalmente hanno decurtazioni inferiori: ne deriva un irragionevole incentivo per i Comuni a non promuovere aggiornamenti catastali e a mantenere l'iniquità fiscale nei territori di riferimento, legittimando un sistema che penalizza i Comuni virtuosi;

il Comune di Padova finisce paradossalmente per avere una decurtazione sulle risorse pari a 6.812.703,65 euro;

la Corte dei conti, nella "Relazione sulla gestione finanziaria degli enti territoriali 2014", aveva già chiaramente affermato l'insostenibilità dei tagli praticati sul comparto Comuni e aveva evidenziato la necessità che "futuri interventi di contenimento della spesa assicurino mezzi di copertura finanziaria in grado di salvaguardare il corretto adempimento dei livelli essenziali delle prestazioni nonché delle funzioni fondamentali inerenti ai diritti civili e sociali",

si chiede di sapere quali provvedimenti urgenti il Ministro in indirizzo, anche in ottemperanza alla sentenza del Consiglio di Stato, intenda adottare per restituire al Comune di Padova quanto tolto da un'ingiustificata decurtazione, con un danno serio ed irreparabile che comporta il pericolo di una compromissione dei servizi essenziali erogati ai cittadini nell'esercizio delle funzioni fondamentali.

(4-01518)