• Testo INTERPELLANZA

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Atto a cui si riferisce:
C.2/00324 (2-00324) «Grippa».



Atto Camera

Interpellanza 2-00324presentato daGRIPPA Carmelatesto diGiovedì 28 marzo 2019, seduta n. 151

   La sottoscritta chiede di interpellare il Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, per sapere – premesso che:

   il rumore rappresenta uno dei principali fattori di criticità ambientale, con ricadute negative sulla qualità della vita e salute della popolazione esposta. L'inquinamento acustico è definito, dall'articolo 2 della legge n. 447 del 26 ottobre 1995, «introduzione di rumore nell'ambiente abitativo o nell'ambiente esterno tale da provocare fastidio o disturbo al riposo ed alle attività umane, pericolo per la salute umana, deterioramento degli ecosistemi, dei beni materiali, dei monumenti, dell'ambiente abitativo dell'ambiente esterno o tale da interferire con le legittime fruizioni degli ambienti stessi»;

   con direttiva 2002/49/CE, recepita con decreto legislativo n. 194 del 19 agosto 2005, sono stati fissati obiettivi di riduzione della popolazione esposta a livelli di rumore ambientale considerati dannosi, attraverso politiche di prevenzione e mitigazione;

   in Italia la normativa fissa valori limite per le sorgenti sonore in funzione delle destinazioni d'uso e delle caratteristiche di fruizione del territorio, con particolare attenzione a strumenti di pianificazione;

   all'interno delle fasce di pertinenza delle infrastrutture di trasporto si applicano limiti di immissione stabiliti da specifici regolamenti previsti dalla citata legge n. 447. Il decreto ministeriale 29 novembre 2000 stabilisce i criteri tecnici per la predisposizione, da parte dei gestori di servizi pubblici di trasporto o delle relative infrastrutture, dei piani di contenimento del rumore prodotto dalle infrastrutture stesse, da attuare entro 15 anni;

   il 20 maggio 2018 sul sito www.ferrovie.it si riporta il comunicato «Rumore Ferroviario: disponibile il piano d'azione aggiornato» in cui si legge: «Il piano di azione per gli assi ferroviari principali su cui transitano più di 30.000 convogli all'anno è stato elaborato ai sensi dell'articolo 4 del decreto legislativo del 19 agosto 2005, n. 194 Attuazione della direttiva 2002/49/CE relativa alla determinazione e alla gestione del rumore ambientale. Esso include anche il piano d'azione per gli assi ferroviari principali su cui transitano più di 60.000 convogli all'anno, aggiornandone la versione pubblicata nel 2013.»;

   per quanto concerne il rumore ferroviario, nonostante Rfi spa abbia provveduto nel 2002 a elaborare il piano di risanamento, solo una minima parte degli interventi previsti sono stati completati. Nella regione Abruzzo, il piano prevede l'installazione di barriere di lunghezza complessiva pari a 128 chilometri nel territorio di 23 comuni;

   risulta all'interpellante che l'unico intervento portato a termine riguarderebbe la città di Pescara, dove sono state installate barriere nel tratto tra la stazione centrale e il confine con Montesilvano;

   il comune di Vasto, in provincia di Chieti in data 15 novembre 2013 ha richiesto all'Arta Abruzzo (Agenzia regionale per la tutela dell'ambiente) la verifica dei limiti di immissione di rumore ai sensi della legge n. 447 del 1995, per il traffico ferroviario della linea adriatica Pescara-Foggia in località Marina di Vasto, in corrispondenza del Parco dei limoni e del Parco Fortunato;

   l'Arta Abruzzo, nella relazione tecnica datata 28 febbraio 2014, evidenzia il superamento del limite di emissioni durante la notte con valori di 67 dBA rispetto il limite consentito di 60 dBA;

   la normativa prevede precisi adempimenti per ridurre l'esposizione della popolazione al rumore sia per l'intera rete ferroviaria che per quella autostradale del Paese;

   sul sito www.acustica-aia.it del 28 marzo 2018 «Rapporto SNPA 2018 – Presentati i dati sull'inquinamento acustico in Italia» si legge che lo strumento di pianificazione risulta scarsamente utilizzato sul territorio nazionale; dai dati disponibili, solo 62 comuni dei 4.688 dotati di classificazione acustica hanno approvato il piano di risanamento, confermando negli anni una percentuale di poco superiore all'1 per cento, una situazione di stasi delle politiche di risanamento acustico in ambito comunale;

   nel documento «Abruzzo, rapporto sullo stato dell'ambiente 2018» è indicato che (… i comuni devono approvare un piano di classificazione acustica e, nel caso di superamento dei valori limite, un piano di risanamento. In Abruzzo lo stato di attuazione dei piani di classificazione acustica è largamente insoddisfacente (approvati solo in 35 dei 305 comuni abruzzesi, nessun piano di risanamento approvato), nonostante la Regione si sia dotata di una propria legge sull'inquinamento acustico (L.R. n. 23 del 17/07/2007) e di linee guida applicative (DGR 770/P del 14/11/2011)) –:

   se i Ministri interpellati siano a conoscenza di quanto descritto in premessa e quali iniziative, per quanto di competenza, intendano adottare per accertare lo stato dell'inquinamento acustico sui principali assi della Rete ferroviaria italiana e i relativi piani di classificazione acustica;

   quali iniziative ritengano di porre in essere, per quanto di competenza, per affrontare il problema dell'inquinamento acustico derivante dal trasporto ferroviario sul territorio nazionale;

   se non si intenda, per il tramite delle strutture preposte, provvedere a rendere noti i dati dell'inquinamento acustico relativi al transito sull'intera rete autostradale nazionale.
(2-00324) «Grippa».