• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE

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Atto a cui si riferisce:
C.5/01700 (5-01700)



Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-01700presentato daGALLINELLA Filippotesto diMartedì 19 marzo 2019, seduta n. 144

   GALLINELLA. — Al Ministro della salute. — Per sapere – premesso che:

   il deficit uditivo permanente è il più comune difetto sensoriale dell'infanzia; purtroppo, la diagnosi, il trattamento e la riabilitazione sono ancor oggi tardivi e inappropriati, e si traducono in compromissioni linguistiche, neuropsicologiche, educative e sociali che ostacolano il processo di piena autonomia e partecipazione del bambino ipoacusico;

   le evoluzioni scientifiche, mediche e tecnologiche degli ultimi 15-20 anni hanno dimostrato che un'identificazione, una diagnosi e un intervento protesico e riabilitativo molto precoci sono procedure oggi realizzabili, efficaci e anche economiche;

   nel 2013 il Ministro interrogato ha finanziato per circa 340 mila euro, nell'ambito del Centro nazionale per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ccm), il programma regionale di identificazione, intervento e presa in carico precoci per la prevenzione dei disturbi comunicativi nei bambini con deficit uditivo;

   tale programma, che vedeva coinvolte 5 regioni e altrettanti centri di rilievo nazionale — Irccs materno infantile «Burlo Garofolo», Trieste (Friuli Venezia Giulia) — azienda ospedaliero-universitaria Pisana (Toscana) — azienda ospedaliera- universitaria di Perugia (Umbria) — azienda ospedaliera pediatrica Santobono Pausilipon, Napoli (Campania) — policlinico universitario «Agostino Gemelli», Roma (Lazio) — aveva l'obiettivo di definire e tracciare l'ideale percorso diagnostico, terapeutico e riabilitativo per un bambino con un danno uditivo permanente e la sua famiglia, coniugando le innovazioni cliniche e strumentali con l'efficacia organizzativa e la formazione interdisciplinare;

   proprio il coinvolgimento diretto delle famiglie e delle associazioni che le rappresentano, da parte dei 5 centri coinvolti nella ricerca, può essere considerato una delle peculiarità e delle ricchezze di questo importante progetto; il lavoro è durato circa tre anni e nel settembre 2016 i dati conclusivi sono stati presentati a Trieste, in occasione del convegno «Per sentire», nonché depositati presso lo stesso Ministero della salute;

   da tali dati emerge chiaramente come lo screening precoce sia l'unica strada concreta per garantire una vita completamente autonoma a tutti i bambini con problemi uditivi e quanto sia importante coniugare i percorsi ospedalieri con quelli sociali ed educativi –:

   quali iniziative di competenza siano state adottate dal Ministro interrogato sulla base dei dati e delle informazioni emerse dal programma di identificazione, intervento e presa in carico precoci per la prevenzione dei disturbi comunicativi nei bambini con deficit uditivo, al fine di garantire, su tutto il territorio nazionale, un percorso di diagnosi, terapia e riabilitazione per i bambini con danni permanenti all'udito;

   se sia stato effettuato un monitoraggio dell'applicazione nelle diverse regioni dello screening audiologico neonatale, attualmente previsto dai livelli essenziali di assistenza, e che rappresenta la base di partenza per l'avvio del percorso previsto dal programma di cui in premessa.
(5-01700)