• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE

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Atto a cui si riferisce:
C.3/00622 (3-00622)



Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in Assemblea 3-00622presentato daBALDELLI Simonetesto diMartedì 19 marzo 2019, seduta n. 144

   BALDELLI, GELMINI, SOZZANI, BERGAMINI, GERMANÀ, MULÈ, PENTANGELO, ROSSO e ZANELLA. — Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti . — Per sapere – premesso che:

   l'articolo 25, comma 2, della legge n. 120 del 2010 prevede che, con decreto del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, di concerto con quello dell'interno, sentita la Conferenza Stato-città ed autonomie locali, siano disciplinate due materie di attualità: 1) la relazione telematica con la quale le amministrazioni locali indicano l'ammontare complessivo derivante dalle sanzioni per violazioni del codice della strada e gli interventi attuati con le medesime risorse; 2) le modalità di collocazione e di uso degli autovelox;

   l'articolo 4-ter, comma 16, del decreto-legge n. 16 del 2012 spiega chiaramente: «in caso di mancata emanazione del decreto (...) trovano comunque applicazione le disposizioni di cui ai commi 12-bis, 12-ter e 12-quater dell'articolo 142» del codice della strada; cioè che: a) i proventi delle sanzioni per violazioni dei limiti di velocità, accertate attraverso strumenti di controllo a distanza, spettino, al 50 per cento ciascuno, all'ente proprietario della strada e all'ente accertatore; b) tali somme siano impiegate per la manutenzione e messa in sicurezza stradale, comprese segnaletica e barriere, e potenziare controllo e accertamento delle violazioni, comprese le spese del personale; c) gli enti locali trasmettano annualmente una relazione telematica ai Ministeri delle infrastrutture e dei trasporti e dell'interno, indicando l'ammontare dei proventi e gli interventi realizzati. In assenza della relazione o con uso difforme delle risorse, gli importi spettanti sono ridotti del 30 per cento;

   dopo nove anni, il decreto non risulta adottato, si assiste spesso all'utilizzo distorto e vessatorio dei dispositivi di rilevazione a distanza, mentre, sulla richiamata relazione telematica e sull'uso delle risorse, si rileva che meno di 300 comuni su 8.000 rispettano la legge, senza sanzioni per gli enti inadempienti che, malgrado l'obbligo di legge, non presentano la relazione;

   sull'uso corretto e trasparente di autovelox e proventi delle multe, l'interrogante ha presentato numerosi atti di sindacato nella XVII e nella XVIII legislatura, nonché una mozione (n. 1-01085) approvata all'unanimità, con parere favorevole del Governo, il 28 gennaio 2016, impegnandolo a porre fine all'uso improprio degli strumenti elettronici di controllo a distanza e all'uso difforme delle risorse derivanti dalle multe; a irrogare sanzioni alle amministrazioni inadempienti –:

   quando il Governo adotterà il decreto attuativo per disciplinare in modo chiaro e definitivo, anche con riferimento agli anni passati, il tema della trasparenza e dell'utilizzo dei proventi derivanti dalle multe per le violazioni del codice della strada da parte delle amministrazioni locali e quello del corretto impiego degli autovelox.
(3-00622)