• Testo INTERPELLANZA

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Atto a cui si riferisce:
C.2/00307 (2-00307) «Maraia, D'Arrando, Massimo Enrico Baroni, Bologna, Lapia, Lorefice, Mammì, Menga, Nappi, Nesci, Provenza, Sapia, Sarli, Sportiello, Trizzino, Troiano, Leda Volpi, Pallini, Palmisano,...



Atto Camera

Interpellanza urgente 2-00307presentato daMARAIA Generosotesto diMartedì 19 marzo 2019, seduta n. 144

   I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro della salute, per sapere – premesso che:

   il commissario ad acta per l'attuazione del piano di rientro dei disavanzi sanitari della regione Campania con Dca n. 98/2016, ai sensi del punto 4.1 e 4.2 del decreto ministeriale n. 70 del 2015, istituiva la rete oncologica campana, secondo il modello operativo del Comprehensive Cancer Center Network di cui all'allegato 1 dell'intesa Stato-regioni n. 144 del 30 ottobre 2014. Il citato Dca 98/2016, istitutivo della rete oncologica campana, prevede la necessità di individuare la funzione che occupa all'interno della rete ogni singola struttura sanitaria che eroga prestazioni di tipo oncologico;

   in particolare, il paragrafo 3.1 della rete oncologica campana stabilisce che i nodi della rete oncologica sono quattro: 1. centri II livello, anche detti centri oncologici di riferimento polispecialistici (Corp); 2. centri di riferimento regionali con attività specifica in campo oncologico (Corpus); 3. hospice; 4. centri di I livello;

   il Dca n. 98/2016, istitutivo della rete oncologica, ha individuato nei nove ospedali Dea di II livello presenti in regione e nell'Irccs Pascale di Napoli i nodi Corp e Corpus della rete, ma non ha mai stabilito quali sono le strutture sanitarie chiamate a ricoprire il ruolo di hospice e di centro di I livello;

   il nuovo piano ospedaliero regionale con il Dca n. 103/2018 ha programmato in tutta la regione 18 nuovi ospedali classificati come Dea di II livello, vale a dire 18 nuove strutture chiamate ad erogare prestazioni di tipo oncologico a cui si aggiungono anche ulteriori nuovi punti di erogazione privati-accreditati, il tutto per oltre 20 nuove strutture sanitarie che erogano, o comunque sono desinate ad erogare, prestazioni di tipo oncologico;

   il nuovo piano ospedaliero, tuttavia, non ha stabilito alcuno dei ruoli previsti dal Dca 98/2016 per le nuove 20 strutture chiamali ad erogare prestazioni di tipo oncologico e, soprattutto, non ha stabilito alcun ruolo per i 19 ospedali Dea di I livello, i quali, essendo strutture multidisciplinari destinate ad ospitare reparti di oncologia, devono necessariamente essere individuati come centri di I livello della rete oncologica campana;

   a ciò si aggiunga che, ad oggi, nonostante quanto previsto dal Dca n. 98/2016, il commissario ad acta alla sanità per la regione Campania non ha ancora provveduto ad approvare il cronoprogramma relativo alla dismissione delle attività di chirurgia oncologica per i centri chirurgici aventi volumi non idonei di attività; per tale motivo numerose strutture che effettuano meno di 20 operazioni chirurgiche/anno, continuano a ricevere i rimborsi sanitari dei relativi Drg, pur essendo del tutto inidonee ad erogare prestazioni adeguate, stante la conclamata assenza dei volumi necessari a garantire adeguate competenze ai pazienti oncologici;

   la regione Campania, pertanto, ad oggi non ha ancora un'adeguata programmazione ospedaliera in ambito oncologico, motivo per cui il piano ospedaliero di cui al Dca 102/2018, relativamente alla rete oncologica, sembrerebbe violare i parametri di adeguatezza ed efficienza di cui ai punti 4.1 e 4.2 del decreto ministeriale n. 70 del 2015, l'allegato 1 dell'Intesa Stato-regioni n. 144/2014 ed il Cda n. 98/2016 –:

   se il Governo, nell'ambito delle proprie competenze e secondo quanto previsto dal decreto ministeriale n. 70 del 2015, non intenda adottare le iniziative di competenza, per il tramite del commissario ad acta per l'attuazione del piano di rientro dai disavanzi sanitari della regione Campania, per modificare il succitato piano ospedaliero (Dca n. 103/2018) al fine di: a) individuare tutti gli ospedali Dea di livello come nodi «centro di I livello» della rete oncologica campana; b) individuare le strutture sanitarie da classificare come nodi hospice della rete oncologica; c) dismettere le attività sanitarie oncologiche in tutti i punti di erogazione non classificabili come Corp e Corpus, centri di I livello ed hospice: d) adottare il cronoprogramma relativo alla dismissione delle attività di chirurgia oncologica per i centri chirurgici aventi valori soglia di volumi non idonei a garantire prestazioni adeguate ai pazienti oncologici.
(2-00307) «Maraia, D'Arrando, Massimo Enrico Baroni, Bologna, Lapia, Lorefice, Mammì, Menga, Nappi, Nesci, Provenza, Sapia, Sarli, Sportiello, Trizzino, Troiano, Leda Volpi, Pallini, Palmisano, Papiro, Parentela, Paxia, Penna, Perantoni, Perconti, Pignatone, Raduzzi, Raffa, Rizzo, Romaniello, Paolo Nicolò Romano, Roberto Rossini, Ruggiero, Ruocco, Giovanni Russo, Saitta, Salafia, Scagliusi, Scanu, Scerra, Scutellà, Segneri, Rachele Silvestri, Siragusa, Sodano, Spadoni, Spessotto».