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Atto a cui si riferisce:
C.1/00143    premesso che:     è necessario porre in essere urgenti interventi finalizzati alla salvaguardia del risparmio, in particolare, procedendo a risarcire i risparmiatori...



Atto Camera

Mozione 1-00143presentato daRIZZETTO Waltertesto diVenerdì 15 marzo 2019, seduta n. 142

   La Camera,

   premesso che:

    è necessario porre in essere urgenti interventi finalizzati alla salvaguardia del risparmio, in particolare, procedendo a risarcire i risparmiatori truffati dagli enti bancari, che sono ancora in attesa di concreti provvedimenti a loro tutela. Le banche coinvolte, come noto, sono: Veneto Banca, Popolare di Vicenza, (loro controllate ossia Banca Apulia e Banca Nuova) Banca Etruria, Banca Marche, Carichieti, Cariferrara, Banca di credito cooperativo Crediveneto e Banca di credito cooperativo Padovana;

    al riguardo, la commissione d'inchiesta sul sistema bancario e finanziario, le autorità di vigilanza e la stessa magistratura hanno ormai accertato le condotte illecite degli operatori bancari, sanzionandole ovvero disponendo i rinvii a giudizio con specifici capi d'imputazione per gravi reati come l'aggiotaggio, il falso in prospetto, l'ostacolo alla vigilanza;

    ad oggi, non si hanno notizie dall'Esecutivo sullo stato dei lavori per rendere operativi i risarcimenti. Sul punto, con la legge di bilancio del 30 dicembre 2018, n. 145, è stata disposta, ai commi da 493 a 507, l'istituzione di un fondo d'indennizzo dei risparmiatori (Fir) gestito dal Ministero dell'economia e finanze, con una dotazione iniziale di 525 milioni di euro per ciascuno degli anni 2019, 2020 e 2021;

    è, dunque, previsto che il Fir eroghi indennizzi a favore dei risparmiatori che hanno subito un pregiudizio ingiusto da parte delle banche interessate, poste in liquidazione coatta amministrativa, in ragione delle molteplici violazioni degli obblighi di informazione, diligenza, correttezza, buona fede oggettiva e trasparenza, ai sensi del testo unico in materia di intermediazione finanziaria;

    tuttavia, rispetto alle norme istitutive del Fir, la Commissione europea ha eccepito un contrasto con la normativa vigente dell'Unione europea, in materia di risarcimento dei risparmiatori. Pertanto, per procedere all'erogazione degli indennizzi, è necessario superare tali criticità, anche conformandosi al lavoro già svolto dalla cabina di regia delle associazioni dei risparmiatori con il Ministero dell'economia e delle finanze, con l'obiettivo di emanare un provvedimento ad hoc che consenta l'attivazione del Fondo, escludendo ulteriori ritardi in danno delle vittime incolpevoli dei crack finanziari;

   la tutela dei consumatori-risparmiatori è un tema di primaria importanza che attraversa tutta l'economia in vista della necessità di una corretta allocazione delle risorse;

    le crisi bancarie degli ultimi anni hanno dimostrato che la finanza può avere gravi ripercussioni sull'economia reale in mancanza di un sistema efficace che preveda adeguate tutele preventive e riparatorie;

    la promozione di una corretta politica di salvaguardia del risparmio e dei diritti dei consumatori è un obbligo riconosciuto in capo alle istituzioni in conformità all'articolo 47 della Costituzione, che prevede il dovere della Repubblica di incoraggiare e tutelare il risparmio in tutte le sue forme, dunque, anche rispetto al ripristino della legalità violata nei confronti dei risparmiatori danneggiati dalle pratiche illecite di enti bancari e creditizi;

    si ritiene, pertanto, fondamentale porre in essere alcune iniziative allo scopo di ristorare definitivamente i risparmiatori truffati, anche istituendo un tavolo presso il Ministero dell'economia e delle finanze, con le banche coinvolte e le associazioni dei risparmiatori;

    inoltre, per tutelare le posizioni più critiche, è opportuno riconoscere, in base a specifici criteri, una precedenza ai fini dell'indennizzo, a quei risparmiatori più deboli rispetto alle condizioni economiche in cui versano;

    ed ancora, vanno assunte iniziative al fine di garantire, per il futuro, un sistema più efficace per fronteggiare le crisi finanziarie. Al riguardo, si ritiene necessaria l'istituzione, a livello regionale, di un Osservatorio su risparmio e credito, composto da professionisti qualificati ed esperti in materia finanziaria e creditizia, per dotare i territori di soggetti idonei a rappresentare le esigenze dei consumatori-risparmiatori, nonché a svolgere una funzione informativa sulle attuali forme di investimento, ormai molteplici e complesse che espongono inevitabilmente il risparmio a nuovi ed imprevedibili rischi,

impegna il Governo:

1) ad istituire urgentemente un tavolo di confronto presso il Ministero dell'economia e delle finanze con le banche coinvolte nonché con le associazioni dei risparmiatori, per addivenire alla chiusura con compensazione delle posizioni relative alle linee di credito concesse ai risparmiatori e collegate ad operazioni di negoziazione (acquisto o vendita) di azioni od obbligazioni subordinate azzerate, con cancellazione ovvero sospensione, nelle more della definizione di ogni posizione, delle conseguenti segnalazioni nella centrale rischi finanziari;

2) ad assumere le iniziative di competenza per porre rimedio ai profili di contrasto con la normativa europea delle norme disciplinanti il Fondo d'indennizzo dei risparmiatori, prevedendo:

   a) una dotazione iniziale pari a euro 1,5 miliardi, da incrementare ulteriormente con le risorse derivanti dai fondi dormienti, in modo da non incidere sulla fiscalità generale e sul deficit;

   b) la possibilità di accedere al Fondo per gli azionisti e obbligazionisti subordinati (persone fisiche o imprenditori individuali o microimprese), anche del secondario, e loro successori che hanno acquisito gli strumenti finanziari delle banche, anche oltre i 10 anni addietro (ad esempio gli azionisti di Banca Popolare Udinese), ad esclusione degli speculatori e di chi ha responsabilità nei default;

   c) l'accesso al fondo attraverso la presentazione di una domanda precompilata e semplificata, che preveda l'inversione dell'onere della prova in capo agli istituti in liquidazione, ad un arbitro (ad esempio, l'arbitro per le controversie finanziarie) preposto ad effettuare una validazione meramente formale;

   d) l'indennizzo/ristoro del 100 per cento di quanto perduto dai risparmiatori traditi con un acconto iniziale pari al 30 per cento;

   e) l'indennizzo da calcolarsi sul costo pagato per l'acquisto delle azioni oltre alle spese sostenute, ad esempio per l'affrancamento, oltre a interessi e rivalutazione da applicarsi dalla data dell'acquisto, detraendo eventuali rimborsi già ottenuti (ad esempio, aderendo all'offerta pubblica di transazione delle due banche nel 2017);

  3) ad assumere iniziative per assicurare la liquidazione degli indennizzi per tutti i soggetti legittimati dal mese di settembre 2019, riconoscendo precedenza a coloro che hanno un Isee fino a euro 35.000, nonché a coloro che hanno comprovate e gravi ragioni sanitarie che giustifichino la necessità del pagamento entro il 2019;

  4) ad assumere iniziative per istituire un Osservatorio sul risparmio e sul credito, con articolazioni a livello regionale, composto da professionisti esperti del settore bancario e creditizio, che rappresentino gli interessi dei risparmiatori del territorio.
(1-00143) «Rizzetto, Bellucci, Bucalo, Butti, Foti, Osnato, Prisco, Varchi, Sandra Savino, Novelli».