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Atto a cui si riferisce:
C.1/00137    premesso che:     secondo le stime dell'Ocse l'avvento della robotica e dell'intelligenza artificiale sta determinando mutamenti strutturali nel mondo del lavoro, tanto da...



Atto Camera

Mozione 1-00137presentato daFRASSINETTI Paolatesto diLunedì 11 marzo 2019, seduta n. 139

   La Camera,

   premesso che:

    secondo le stime dell'Ocse l'avvento della robotica e dell'intelligenza artificiale sta determinando mutamenti strutturali nel mondo del lavoro, tanto da ipotizzare una vera e propria sostituzione dei ruoli occupazionali;

    se la nuova tecnologia sta creando effetti positivi in campo economico, nel campo occupazionale sta, invece, creando grave disagio, poiché alimenta la preoccupazione che si possa realizzare la «disoccupazione tecnologica» profetizzata già all'inizio del ’900 da Keynes;

    è inevitabile che l'adozione di nuove tecnologie costringerà le aziende ad assumere personale in possesso delle competenze necessarie a gestire le nuove strutture, ma se anche molti lavori cesseranno di esistere, allo stesso tempo si creeranno nuove opportunità lavorative;

    i mercati da soli, tuttavia, non sono in grado di gestire questo processo di trasformazione e di adeguamento ai mutamenti tecnologici, motivo per il quale il ruolo delle istituzioni e, in particolare, della scuola deve essere trainante in questo processo;

    in primo luogo, occorre adeguare i percorsi didattici con l'obiettivo di sviluppare l'alfabetizzazione alle nuove tecnologie, fino a raggiungere una formazione che consenta ai cittadini di saper affrontare un sistema come quello che si prospetta nell'immediato futuro, basato su tecnologie sofisticate e intelligenze artificiali;

    uno dei modi per arrivare preparati ad affrontare le problematiche sopra trattate è quello di iniziare proprio ad insegnare ai bambini e ai ragazzi a gestire questi nuovi meccanismi, attraverso l'apprendimento della programmazione informatica;

    in questo modo si intende scongiurare che, alla fine del percorso scolastico, si creino degli studenti già in difficoltà ad inserirsi nel mondo del lavoro, perché carenti dei requisiti necessari ad affrontare le nuove dinamiche lavorative;

    la programmazione informatica («coding») agevola l'uso dei mezzi informatici, consentendo agli studenti di interagire con essi in modo semplice e immediato, e applicata alla didattica come un nuovo metodo di apprendimento, indistintamente per le materie scientifiche e letterarie, ha un enorme potenziale, in quanto aiuta i ragazzi ad allenare la mente usando la logica, riuscendo a catturare l'attenzione anche degli alunni più demotivati;

    è pertanto necessario che le scuole incrementino la sperimentazione a partire dalle primarie, adeguandosi in questo modo ad altre nazioni europee dove la programmazione informatica è già stata inserita tra le materie obbligatorie;

    l'alfabetizzazione digitale, favorendo lo sviluppo di abilità e competenze, rappresenta uno strumento importante anche per favorire l'inserimento nel sistema dell'istruzione delle persone svantaggiate;

    nei percorsi scolastici e formativi dovrà quindi essere inserita, oltre alle abilità tradizionali quali la lettura, la scrittura e la matematica, anche la programmazione informatica;

    l'introduzione di questa nuova materia indubbiamente incentiva le competenze scientifiche, ma non dovrà in alcun modo ridurre l'importanza che hanno nella tradizione scolastica italiana le materie umanistiche, che sono i pilastri su cui si basano la cultura e l'identità italiane;

    è, pertanto, necessario e urgente porre questa tematica al centro del dibattito, affinché il sistema istruzione nel suo complesso si prepari ad affrontare questa importante sfida in modo strutturale e adeguato, con l'obiettivo di mettere tutti gli studenti, senza distinzione alcuna, in grado di affrontare questi cambiamenti epocali,

impegna il Governo:

1) ad adottare iniziative per introdurre entro l'inizio dell'anno scolastico 2020/2021 l'obbligatorietà dello studio della programmazione informatica («coding») nelle scuole primarie e secondarie di primo e secondo grado, nel rispetto dell'autonomia organizzativa e didattica di ciascuna istituzione scolastica;

2) ad adottare iniziative per prevedere obbligatoriamente percorsi formativi nell'ambito dell'alternanza scuola lavoro, anche attraverso la collaborazione con università, associazioni, organismi del terzo settore e imprese, con l'obbiettivo finale di trasmettere agli studenti il pensiero computazionale e la logica della programmazione, indispensabile per qualunque professione essi vorranno esercitare, dando così vita ad un circolo virtuoso in grado di contribuire in modo significativo alla creazione della cosiddetta cittadinanza digitale;

3) ad adottare iniziative per incrementare la formazione obbligatoria dei docenti sull'innovazione didattica e lo sviluppo della cultura digitale per l'insegnamento, l'apprendimento e la formazione delle competenze lavorative, così come previsto dal Piano nazionale scuola digitale.
(1-00137) «Frassinetti, Lollobrigida, Mollicone, Bucalo, Ciaburro, Acquaroli, Bellucci, Butti, Caretta, Cirielli, Crosetto, Luca De Carlo, Deidda, Delmastro Delle Vedove, Donzelli, Ferro, Fidanza, Foti, Gemmato, Lucaselli, Maschio, Meloni, Montaruli, Osnato, Prisco, Rampelli, Rizzetto, Rotelli, Silvestroni, Trancassini, Varchi, Zucconi».