• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

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Atto a cui si riferisce:
C.4/02423 (4-02423)



Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-02423presentato daOCCHIONERO Giuseppinatesto diGiovedì 7 marzo 2019, seduta n. 138

   OCCHIONERO. — Al Ministro della giustizia. — Per sapere – premesso che:

   il 21 dicembre 2018, l'interrogante ha visitato casa circondariale di Sciacca; il carcere è allocato nell'ex convento dei carmelitani, una struttura del XIII secolo in pieno centro cittadino che ospita 56 detenuti di sesso maschile, dei quali 43 stranieri, in regime di media sicurezza;

   nell'istituto si registra una grave carenza di agenti di polizia penitenziaria: la pianta organica prevede 47 unità, gli agenti assegnati sono 39, molti sono gli operatori assenti per malattia;

   all'interno dell'istituto è presente un'infermeria; i medici con contratto trimestrale lamentano l'insufficienza degli spazi di vivibilità; infatti, durante i turni di notte, il medico dorme in una branda allocata nell'ex ambulatorio odontoiatrico privo di servizi igienici e l'infermiere in una branda dell'infermeria;

   gli educatori sono 2, uno di ruolo e uno in missione per tre volte alla settimana;

   soltanto uno psicologo è presente in sede una volta alla settimana per 2 ore;

   i detenuti tossicodipendenti sono 15 e sono presenti detenuti affetti da patologie di tipo psichiatrico;

   le ore d'aria sono 4 al giorno; la socialità è prevista per 3 ore alla settimana;

   i detenuti che lavorano sono 5, con turnazione; si tratta esclusivamente di lavori alle dipendenze dell'amministrazione penitenziaria;

   sono attive classi di scuola elementare e media e non ci sono altre attività;

   la casa circondariale ospita detenuti trasferiti da penitenziari di altre regioni;

   non è presente un'area attrezzata per il colloquio dei detenuti con i familiari minorenni;

   l'area esterna (il cosiddetto passeggio) dove i detenuti trascorrono le ore d'aria è un cortile privo di copertura, con un rubinetto e servizi igienici in pessime condizioni;

   nell'incontro con i detenuti, essi hanno lamentato che i bagni sono privi di tetto, in cella l'acqua è razionata e manca quella calda;

   nella visita agli ambienti detentivi sono state riscontrate numerose anomalie, tra le quali il sovraffollamento e le condizioni strutturali fatiscenti a causa dell'umidità; alle finestre delle celle sono applicati vetri opachi che impediscono la visuale esterna e limitano l'ingresso di luce naturale e la circolazione di aria, diverse celle sono inagibili, altre sono buie e anguste; in ogni caso, il vano dei servizi igienici è sprovvisto di tetto, aggravando la precarietà delle condizioni igieniche e sanitarie;

   la qualità del cibo, secondo quanto rilevato, è scadente ed esso è inadeguato come quantità, mentre lo spaccio interno offre poche merci a prezzi molto alti e superiori a quelli dei supermercati cittadini;

   il rapporto fra i detenuti e gli agenti di polizia penitenziaria è buono; questi ultimi sono però costretti a lavorare in una situazione difficile a causa della carenza di risorse umane e finanziarie;

   appare evidente, a seguito della visita, che l'unica scelta opportuna sia la chiusura definitiva della casa circondariale; infatti, considerate le criticità evidenziate, l'istituto, ad avviso dell'interrogante, non può rimanere aperto e non sarebbe neanche opportuno ristrutturarlo, posto che la capienza regolamentare non potrebbe superare i 30 detenuti –:

   se sia a conoscenza della gravissima situazione in cui versa la casa circondariale di Sciacca e quali iniziative di competenza intenda intraprendere per risolvere una situazione inaccettabile, anche attraverso la chiusura dell'istituto.
(4-02423)