• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE

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Atto a cui si riferisce:
C.3/00593 (3-00593)



Atto Camera

Interrogazione a risposta orale 3-00593presentato daDALL'OSSO Matteotesto diMercoledì 6 marzo 2019, seduta n. 137

   DALL'OSSO. — Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro della giustizia, al Ministro dell'interno, al Ministro della difesa. — Per sapere – premesso che:

   il 13 febbraio 2019 l'inviato di «Popolo Sovrano» Daniele Piervincenzi e la troupe sono stati aggrediti a Pescara nel quartiere Rancitelli, mentre prestavano la loro opera di libera informazione;

   il giornalista e gli operatori, entrati in una zona, considerata la principale piazza di spaccio di Pescara e dell'Abruzzo, per fare delle domande su come si viva in loco, all'improvviso sono stati minacciati e successivamente aggrediti;

   già nel 2017 aveva perdurato alla ribalta delle cronache la violenta aggressione subita, ancora una volta, da una troupe di giornalisti d'inchiesta, nel caso specifico esponenti della testata di Striscia la Notizia;

   sempre nello stesso anno gli operatori della stampa erano stati «protagonisti passivi», o meglio, vittime inermi di violenze fisiche oltreché di quelle verbali;

   le forze dell'ordine non sono sempre in grado di provvedere ovvero di rispondere a tutte le chiamate e a fare fronte a tutte le situazioni che quotidianamente vedono presentarsi alla radiomobile;

   come accade per il contrasto alle mafie per il quale è stata creata la direzione investigativa antimafia che raggruppa esponenti dei carabinieri, della polizia di Stato e della guardia di finanza e da poco della polizia penitenziaria, così sarebbe utile creare un coordinamento tra tutte le forze appena elencate per fare fronte alla criminalità non solo di stampo mafioso –:

   se il Governo intenda assumere iniziative a tutela dei giornalisti cosiddetti d'inchiesta e della classe giornalistica tutta, al fine di evitare episodi di violenze fisiche e verbali;

   se il Governo intenda assumere le iniziative di competenza per un inasprimento delle pene apportando una modifica all'articolo 581 del codice penale che porti la reclusione fino a 5 anni e la multa fino a 15.000 euro;

   se vi sia la possibilità di adottare iniziative, per quanto di competenza, volte a creare strutture con le stesse condizioni di rappresentatività e operatività della direzione investigativa antimafia e della direzione distrettuale antimafia anche per la microcriminalità ovvero per quella non di origine mafiosa;

   se il Governo abbia mai valutato l'ipotesi di costituirsi parte civile in tutti i procedimenti connotati dalla violazione della libertà di stampa e di quella personale degli stessi operatori;

   se il Governo intenda assumere celeri e fondamentali iniziative volte al potenziamento degli attuali equipaggiamenti in dotazione alle forze dell'ordine.
(3-00593)