• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE

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Atto a cui si riferisce:
C.5/01612 (5-01612)



Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-01612presentato daBIGNAMI Galeazzotesto diMartedì 5 marzo 2019, seduta n. 136

   BIGNAMI, GIACOMONI, MARTINO, BARATTO, BENIGNI, CATTANEO e ANGELUCCI. — Al Ministro dell'economia e delle finanze. — Per sapere – premesso che:

   l'8 febbraio 2018 il gruppo Unipol ha annunciato la cessione a Bper Banca dell'intera partecipazione detenuta in Unipol Banca, per un ammontare complessivo di 220 milioni di euro;

   contestualmente, UnipolReC (società costituita per gestire le sofferenze della compagnia) ha acquisito da Bper, due distinti portafogli costituiti da sofferenze (uno di titolarità di Bper e uno del Banco di Sardegna), per un valore pari a 1,3 miliardi di euro, a fronte di un corrispettivo di 130 milioni di euro;

   attraverso questa operazione, ha sottolineato Unipol in una nota, si completa il processo di riqualificazione della propria strategia nel comparto bancario, «uscendo dalla gestione diretta di una banca di medie dimensioni, per assumere un ruolo di investitore stabile, di lungo termine, di uno dei principali gruppi bancari italiani». Inoltre, si «incrementa la scala operativa di UnipolReC, valorizzandone l’expertise in tema di recupero crediti», si «accentua la focalizzazione sul core business assicurativo» e si «valorizza la partecipazione detenuta in Bper Banca, supportandone il processo di crescita con potenzialità di sviluppo di ulteriori business in futuro»;

   il perfezionamento dell'operazione, «subordinato al verificarsi di alcune condizioni sospensive, in primo luogo di natura regolamentare e autorizzativa», è atteso per l'inizio del secondo semestre 2019;

   i circa 258 sportelli e i 2200 dipendenti di Unipol passeranno sotto il controllo di Bper che potrebbe, inoltre, acquistare il 40 per cento di Arca Sgr e la Banca Popolare di Sondrio, oltre che le quote di minoranza (49 per cento) del Banco di Sardegna di cui Bper è già socia al 51 per cento;

   alla luce di quanto precede, potrebbe nascere nel 2019 un imponente conglomerato finanziario da circa 160 miliardi di euro di asset e 750 milioni di utile le cui attività spaziano da quelle assicurative di recupero crediti a quelle bancarie e di risparmio;

   entro il mese di giugno 2019, il Governo dovrà comunicare alla Commissione europea come intende uscire dal capitale del gruppo Monte dei Paschi di Siena di cui lo Stato è titolare di una partecipazione al 68 per cento;

   negli ambienti finanziari inizia a farsi strada l'idea che Monte dei Paschi possa fondersi con Bper e Unipol;

   il Governo, del resto, appare orientato all'ipotesi di consolidare il settore bancario attraverso aggregazioni mirate, come peraltro confermato da recenti dichiarazioni del Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Stefano Buffagni –:

   quali elementi il Governo sia in grado di fornire e quali orientamenti, per quanto di competenza, intenda esprimere rispetto a quanto descritto in premessa.
(5-01612)