• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

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Atto a cui si riferisce:
C.4/02383 (4-02383)



Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-02383presentato daPALAZZOTTO Erasmotesto diVenerdì 1 marzo 2019, seduta n. 135

   PALAZZOTTO. — Al Ministro dello sviluppo economico. — Per sapere – premesso che:

   il Ministero dello sviluppo economico nel dicembre 2018 ha sorteggiato l'avvocato M. V. Perazzoli quale commissario straordinario della Pubbliservizi spa di Catania;

   la Pubbliservizi di Catania dispone di 373 dipendenti;

   a quanto si apprende da una lettera e da un esposto/querela redatti dal sindacato/Conf.Al.I e indirizzate rispettivamente al Ministero dello sviluppo economico e alla procura della Repubblica, il Commissario straordinario, in data 11 gennaio 2019, presso l'ufficio provinciale del lavoro di Catania, si sarebbe reso disponibile ad attivare un piano di risanamento basato su quello elaborato dal precedente commissario giudiziaria, praticando la procedura prevista dall'articolo 20 e successive modificazioni e integrazioni del decreto legislativo n. 14 del 2015. Il piano di risanamento in questione risulterebbe essere gradito alla sezione fallimentare del tribunale di Catania che nel luglio 2018 ha «bocciato» il concordato preventivo attivato dall'ultima amministrazione Pubbliservizi;

   dal verbale sindacale del 24 gennaio 2019 emerge che il neo commissario avvocato Perazzoli, annuncia l'avvio della cassa integrazione a rotazione a partire dal 30 gennaio, disattendendo di fatto, il piano di risanamento su cui si era impegnato, ossia quello redatto dal commissario giudiziario e gradito dal tribunale di Catania;

   il piano di risanamento che sarebbe stato disatteso prevede una serie di azioni propedeutiche alla cassa integrazione guadagni straordinaria, come l'aggressione agli sprechi, l'azzeramento dei livelli illegittimamente assegnati (come stabilito con sentenza del tribunale n. 2229/18), la formazione e la riqualificazione del personale, la ricerca di nuove commesse assieme al sindaco della città metropolitana, la ricerca di dipendenti disponibili all'esodo volontario, l'ottimizzazione del personale sulla base delle effettive esigenze dell'Ente, e la definizione della macrostruttura aziendale. Una volta definita la macrostruttura e verificata la presenza di esuberi, solo a quel punto, se si fosse reso necessario, si sarebbe avviata la cassa integrazione guadagni straordinaria;

   a quanto appreso dall'interrogante, ci sarebbe nella disponibilità del commissario un organigramma aziendale, elaborato dal dottor Filippo Privitera che, in linea di massima, non prevedrebbe tagli di dipendenti e addirittura sancirebbe risparmi su privilegi e sprechi;

   il neo commissario, come riportato nel citato esposto, starebbe quindi attivando la cassa integrazione senza conoscere se di fatto esistono esuberi e soprattutto, a quanto, sembra, recandosi a Catania raramente e affidando la sua azione ai consigli di dipendenti e dirigenti coinvolti nell'inchiesta investigativa denominata il «cerchio magico». Alcuni di questi soggetti sono stati prima arrestati ed ora reinseriti nei posti che ricoprivano in precedenza e vietati dal giudice;

   l'attivazione della cassa integrazione a rotazione non consente alla Pubbliservizi spa di onorare le commesse secondo quanto stabilito dai disciplinari sottoscritti tra le parti, a partire dalle strutture museali, tant'è vero che la città metropolitana di Catania, attraverso una specifica missiva, ha redarguito la partecipata, chiedendo ed ottenendo il ripristino della piena dotazione del personale sin dal prossimo mese di marzo 2019;

   è evidente che l'attivazione della cassa integrazione non consentendo, di fatto, a Pubbliservizi spa di onorare, in termini di riduzione di personale, i disciplinari delle commesse, li pone a rischio penalità e revoca commesse –:

   se il Ministro sia a conoscenza di quanto esposto in premessa e se intenda, per quanto di competenza, disporre gli opportuni approfondimenti in modo da accertare se, effettivamente, l'attuale commissario straordinario della Pubbliservizi spa di Catania stia attivando o – come invece sembrerebbe – disattendendo il piano di risanamento elaborato dal precedente commissario giudiziario e gradito al Tribunale di Catania che prevedeva l'attivazione della cassa integrazione guadagni straordinaria soltanto alla fine di una serie di azioni propedeutiche volte alla razionalizzazione della spesa e al risanamento dell'azienda e che ad oggi non sarebbero state poste in essere, al fine di tutelare i 373 dipendenti coinvolti.
(4-02383)