• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE

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Atto a cui si riferisce:
C.3/00560    nel mese di febbraio 2019, durante la visita ad alcuni istituti scolastici in Campania, il Ministro interrogato ha rilasciato dichiarazioni offensive verso i docenti del Sud che non si...



Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in Assemblea 3-00560presentato daCASCIELLO Luigitesto presentato Martedì 26 febbraio 2019 modificato Mercoledì 27 febbraio 2019, seduta n. 134

   CASCIELLO, GELMINI, PAOLO RUSSO, APREA, BAGNASCO, ANNA LISA BARONI, BARTOLOZZI, BIANCOFIORE, CAPPELLACCI, CARFAGNA, D'ATTIS, FATUZZO, FITZGERALD NISSOLI, LABRIOLA, MARIN, MARROCCO, MUGNAI, NAPOLI, OCCHIUTO, ORSINI, PALMIERI, PETTARIN, PITTALIS, ROSSELLO, ROTONDI, RUFFINO, SACCANI JOTTI, SARRO, SANDRA SAVINO, SCOMA e MARIA TRIPODI. — Al Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca . — Per sapere – premesso che:
   nel mese di febbraio 2019, durante la visita ad alcuni istituti scolastici in Campania, il Ministro interrogato ha rilasciato dichiarazioni offensive verso i docenti del Sud che non si impegnerebbero abbastanza nel loro lavoro e sarebbero responsabili delle minori prestazioni degli studenti meridionali, alimentando stereotipi che andrebbero combattuti assumendo misure necessarie a colmare il gap esistente tra diverse zone dell'Italia;
   in una fase in cui la credibilità dell'istituzione scuola è continuamente messa in discussione da atteggiamenti di studenti e genitori che arrivano a minare la sicurezza fisica degli operatori appaiono ingiuriose le dichiarazioni rivolte a una categoria di lavoratori geograficamente definita, indebolendone ulteriormente l'autorità, il prestigio sociale e la forza persuasiva proprio dove sono più alti i tassi di abbandono scolastico, il disagio e la disoccupazione giovanile e maggiore è l'assenza di infrastrutture produttive in grado di stimolare il tessuto economico;
   gli insegnanti che operano in tali territori sono lasciati soli a rappresentare uno Stato che non li difende e che non prevede interventi a largo raggio su un tessuto sociale sfilacciato e senza grandi punti di riferimento;
   quasi metà dei docenti del Nord provengono dai territori di «fannulloni», senza che questo abbia ripercussioni sulla qualità e sulle performance degli studenti settentrionali;
   a disposizione delle scuole meridionali ci sono meno risorse e strutture, c’è scarsità di luoghi culturali e di aggregazione, quali biblioteche, centri sportivi, scuole con palestre;
   il Governo ha fortemente contratto le risorse del fondo per il contrasto alla povertà educativa, mentre sarebbero auspicabili sostegno e sviluppo dell'istruzione e della formazione professionale per dotare di strumenti concreti di costruzione di futuro i giovani che disagio e povertà educativa spingono lontano dall'istruzione, rendendoli potenziali destinatari della promessa di facile guadagno offerta dalla criminalità organizzata;
   sono evidenti le inadempienze del Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca in materia di edilizia scolastica, i cui fondi sarebbero sbloccati per almeno 7 miliardi ma sono assolutamente «latitanti»;
   nell'ambito del programma operativo nazionale del Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca, nel 2017 è stato pubblicato l'avviso dello stanziamento di 350.000.000 di euro per progetti di edilizia scolastica in Basilicata, Campania, Calabria, Puglia e Sicilia, per accedere ai quali gli enti destinatari hanno presentato i progetti entro la scadenza richiesta del febbraio 2018, ma ad oggi di questi fondi non se ne sa nulla –:
   se il Ministro interrogato intenda scusarsi con i lavoratori delle scuole del Sud, adottando azioni concrete contro la dispersione scolastica – che, com’è noto, si riconnette a fenomeni di criminalità e disoccupazione giovanile – individuando specifici fondi da destinare alle scuole del Meridione.
(3-00560)