• Testo RISOLUZIONE IN COMMISSIONE

link alla fonte scarica il documento in PDF

Atto a cui si riferisce:
C.7/00195 (7-00195) «Ilaria Fontana, Lucchini, Badole, Benvenuto, Daga, Deiana, D'Eramo, D'Ippolito, Federico, Gobbato, Licatini, Alberto Manca, Maraia, Parolo, Raffaelli, Ricciardi, Rospi, Terzoni,...



Atto Camera

Risoluzione in commissione 7-00195presentato daFONTANA Ilariatesto diMercoledì 27 febbraio 2019, seduta n. 134

   L'VIII Commissione,

   premesso che:

    con il decreto legislativo n. 155 del 2010 è stata recepita la direttiva 2008/50/CE conosciuta come CAfE – «Clean Air for Europe»;

    all'articolo 20 di tale decreto viene istituito un coordinamento tra regione, Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, Ispra, Enea e Cnr. In base a quanto stabilito dal comma 2 di tale articolo, il Coordinamento «assicura, anche mediante gruppi di lavoro, l'elaborazione di indirizzi e di linee guida in relazione ad aspetti di comune interesse e permette un esame congiunto di temi connessi all'applicazione del presente decreto, anche al fine di garantire un'attuazione coordinata e omogenea delle nuove norme e di prevenire le situazioni di inadempimento e le relative conseguenze»;

    il decreto legislativo n. 155 del 2010 prevede altresì una trasmissione di informazioni e dati in formato standard dalle regioni al Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, e successivamente dal Ministero all'Unione europeo, relativamente alla qualità dell'aria ambiente e agli agglomerati che riportano valori oltre le soglie stabilite di inquinamento;

    i dati di questa attività sono riportati sul portale WebInfoAria di Ispra, ma non è consentito l'accesso al pubblico;

    alcuni dati sulla qualità dell'aria sono consultabili sul portale «Misure PRQA» di Ispra, ma le informazioni presenti risultano parziali o non aggiornate. Esiste inoltre una pagina dedicata sul sito del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, ma a quanto consta ai firmatari del presente atto risulta aggiornata al 2014 e reindirizzata a collegamenti esterni non più attivi;

    sul portale europeo E-Prtr sulle emissioni da parte degli impianti, non risultano per l'Italia tutte le installazioni. A titolo di esempio, compaiono soltanto 16 impianti di incenerimento rifiuti, dei quali non per tutti sono disponibili dati completi sulle loro emissioni limitandosi a dichiarare soltanto alcuni parametri;

    le reti di centraline di monitoraggio delle regioni sia in termini strutturali che gestionali risultano spesso carenti, non in grado ad esempio di misurare gli inquinanti più pericolosi oppure non inserite in modelli di dispersione aventi sufficiente livello di dettaglio;

    le azioni previste dai piani di risanamento della qualità dell'aria (Prqa) possono così risultare inefficaci o inapplicate, provocando di fatto il mancato raggiungimento degli obiettivi e dei principi sanciti dalla direttiva europea;

    recentemente l'Unione europea ha proposto un questionario per valutare l'efficacia della direttiva in questione, attraverso il quale è stato possibile analizzare gli ambiti di maggiore e di minore impatto delle misure proposte. Dai questionari emerge uno scarso impatto sulla pianificazione urbana, sui piani energetici e di trasporto nazionali, sulle politiche fiscali e sulle strategie di prevenzione per la salute;

    un punto fondamentale per l'applicazione della direttiva è sicuramente l'interazione tra Stato, regioni ed enti di controllo e di ricerca, al fine di coordinare gli interventi, monitorarne i risultati e pubblicarli con periodicità annuale associati a report che ne analizzano l'andamento. Tali attività dovrebbero essere valutate dal Coordinamento di cui all'articolo 20 del decreto legislativo n. 155 del 2010;

    l'articolo 1 del decreto legislativo 13 agosto 2010, n. 155, recante «Attuazione della direttiva 2008/50/CE relativa alla qualità dell'aria ambiente e per un'aria più pulita in Europa» ha la finalità, inter alia, di garantire al pubblico le informazioni sulla qualità dell'aria ambiente,

impegna il Governo:

   ad assumere le iniziative necessarie affinché le attività del Coordinamento di cui all'articolo 20 del citato decreto legislativo n. 155 del 2010 siano adeguatamente valorizzate, nonché rese più efficaci, anche rendendo accessibili al pubblico, attraverso la pubblicazione sul sito web dei soggetti partecipanti al Coordinamento di cui al medesimo articolo 20, i report sui dati e sulle informazioni in suo possesso;

   a trasmettere a cura del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare una relazione periodica al Parlamento in cui siano riportati gli interventi e le iniziative assunte dai dicasteri competenti sulla base degli indirizzi e delle linee guida predisposti, ai sensi del comma 2 del citato articolo 20, per contrastare l'inquinamento e gli effetti nocivi dell'inquinamento sulla salute umana e sull'ambiente;

   ad avviare, per quanto di competenza, una valutazione e un controllo delle misure messe in atto, con particolare riguardo al raggiungimento degli obiettivi dei piani di risanamento della qualità dell'aria regionali (Prqa);

   ad adottare iniziative per rendere prontamente consultabile, con le opportune modalità del caso, l'informazione ambientale concernente le emissioni atmosferiche, mediante la pubblicazione di report sui dati per tutti gli impianti in esercizio e con particolare riferimento agli impianti di produzione di energia con potenza installata superiore ai 300 megawatt e agli impianti di trattamento rifiuti.
(7-00195) «Ilaria Fontana, Lucchini, Badole, Benvenuto, Daga, Deiana, D'Eramo, D'Ippolito, Federico, Gobbato, Licatini, Alberto Manca, Maraia, Parolo, Raffaelli, Ricciardi, Rospi, Terzoni, Traversi, Valbusa, Vallotto, Varrica, Vianello, Vignaroli, Zolezzi».