• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE

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Atto a cui si riferisce:
S.3/00622 CIRIANI - Al Presidente del Consiglio dei ministri. - Premesso che: l'Italia è il terzo Stato al mondo per consistenza di riserve auree (dopo Stati Uniti e Germania) con 2.451,8...



Atto Senato

Interrogazione a risposta orale 3-00622 presentata da LUCA CIRIANI
giovedì 21 febbraio 2019, seduta n.092

CIRIANI - Al Presidente del Consiglio dei ministri. - Premesso che:

l'Italia è il terzo Stato al mondo per consistenza di riserve auree (dopo Stati Uniti e Germania) con 2.451,8 tonnellate di oro, pari, oggi, ad una somma di circa 110 miliardi di euro, che, pur con qualche oscillazione, cresce tendenzialmente di anno in anno;

le riserve auree italiane sono, dunque, fra le più cospicue al mondo e sono custodite prevalentemente nei caveau della Banca d'Italia e, in parte, all'estero, presso alcune banche centrali;

le riserve auree hanno da sempre svolto una funzione essenziale e di garanzia dell'indipendenza e della sovranità del popolo italiano;

sulla base degli studi di eminenti costituzionalisti «l'analisi della normativa sinora vigente induce a ritenere che si tratti di beni pubblici di natura quasi demaniale, destinati ad uso di utilità generale»,

considerato che:

l'articolo 127, paragrafo 2, del Trattato sul funzionamento dell'Unione europea stabilisce che tra i compiti da assolvere tramite il SEBC (Sistema europeo di banche centrali) vi siano la detenzione e la gestione delle riserve ufficiali in valuta estera degli Stati membri, evidenziando nessuna supponibile ingerenza circa la proprietà e il titolo, in forza del quale le banche centrali nazionali detengono tali riserve, ivi comprese quelle auree, lasciando così sul campo del diritto domestico la determinazione della questione;

le norme relative all'attività di gestione devono interpretarsi nel senso che la Banca d'Italia gestisce e detiene, ad esclusivo titolo di deposito, le riserve auree, rimanendo impregiudicato il diritto di proprietà dello Stato italiano su dette riserve, comprese quelle detenute all'estero;

una specificazione esplicita sulla proprietà dell'oro in capo allo Stato italiano si rende necessaria, vista la natura ibrida assunta dalla Banca d'Italia nel corso degli anni, in conseguenza dei numerosi interventi legislativi stratificatisi;

il Gruppo Fratelli d'Italia chiede da tempo il pronunciamento chiaro e definitivo sulla titolarità delle riserve auree detenute dalla Banca d'Italia;

l'argomento è divenuto, peraltro, estremamente attuale in considerazione delle recenti dichiarazioni di esponenti istituzionali della Banca d'Italia e rappresentanti autorevoli della maggioranza e del Governo;

atteso che Fratelli d'Italia ritiene che le riserve auree non possano essere utilizzate per coprire esigenze di bilancio, ma debbano rimanere quale riserva a garanzia della solidità del patrimonio nazionale,

si chiede di sapere quale sia la posizione del Governo riguardo alla proprietà delle riserve auree italiane e se intenda affermare, in modo chiaro ed inequivocabile, che esse appartengano al popolo e allo Stato italiano e non alla Banca d'Italia.

(3-00622)