• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE

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Atto a cui si riferisce:
C.3/00545 (3-00545)



Atto Camera

Interrogazione a risposta orale 3-00545presentato daBERGAMINI Deborahtesto diMercoledì 20 febbraio 2019, seduta n. 130

   BERGAMINI, MUGNAI, RIPANI, SOZZANI, MULÈ e ROSSO. — Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti. — Per sapere – premesso che:

   la conferenza di servizi per l'approvazione del piano di sviluppo aeroportuale di Firenze svoltasi il 29 gennaio 2019, già aggiornatasi dopo la riunione del dicembre 2018, ha rinviato, a giudizio degli interroganti immotivatamente e illegittimamente, al mese di febbraio 2019 la formulazione del parere di competenza del Ministero per i beni e le attività culturali, che pure era a conoscenza della situazione da oltre un mese;

   finalmente, dopo 30 anni, la conferenza di servizi del 6 febbraio 2019 ha deliberato il «via libera» urbanistico al potenziamento dell'aeroporto di Firenze, prevedendo la costruzione di una nuova pista di volo (lunghezza 2.400 metri) in sostituzione dell'attuale al fine di garantire migliori prestazioni e maggiore sicurezza, e l'ampliamento dell'aeroporto, per un importo pari circa a 350 milioni di euro;

   con riguardo alle risorse, la società Toscana Aeroporti, quotata in borsa e controllata al 62 per cento dalla società America Italia della famiglia Eurnekian, avrebbe fatto affidamento finora a un importo di 150 milioni di euro, 100 dei quali previsti dal bilancio di Enac e 50 appostati dal decreto-legge 12 settembre 2014, n. 133 (cosiddetto Sblocca Italia);

   come rilevano i media locali e nazionali, la deliberazione in senso favorevole non era da darsi per scontata in considerazione delle esternazioni, più volte replicate, da parte del Ministro interrogato in merito al futuro dell'opera. Lo stesso, infatti, come confermato nelle ultime settimane dai consiglieri toscani del Movimento 5 Stelle, considererebbe i 150 milioni di euro impiegabili esclusivamente ai fini della riqualificazione dell'aeroporto Peretola di Firenze come city airport (50 milioni) e per il potenziamento dell'aeroporto Galilei di Pisa (100 milioni);

   il «via libera» urbanistico e ambientale deliberato dalla conferenza di servizi rappresenta sicuramente un passaggio importante e molto atteso che, però, non assicura ancora la definitiva realizzazione dei lavori, che appaiono ancora più incerti alla luce delle dichiarazioni degli esponenti del Governo e della maggioranza –:

   se il Ministro interrogato intenda adottare le iniziative di competenza per permettere la realizzazione dei lavori di costruzione della nuova pista di volo e l'ampliamento dell'aerostazione di Firenze di cui in premessa.
(3-00545)