• Testo RISOLUZIONE IN COMMISSIONE

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Atto a cui si riferisce:
C.7/00186 (7-00186) «Galantino, Corda, Aresta, Chiazzese, Del Monaco, D'Uva, Ermellino, Frusone, Gubitosa, Iorio, Iovino, Rizzo, Roberto Rossini, Giovanni Russo, Macina, Traversi».



Atto Camera

Risoluzione in commissione 7-00186presentato daGALANTINO Davidetesto diMartedì 19 febbraio 2019, seduta n. 129

   Le Commissioni I e IV,

   premesso che:

    nell'ambito del Concordato tra Stato italiano e Chiesa Cattolica viene trattata anche l'assistenza spirituale al personale delle Forze armate;

    lo status di cappellano militare, nei suoi diversi gradi gerarchici, è normato dalla legge italiana nel 1961 (Governo Fanfani) e corrisponde a quello di generale e ufficiale superiore con i relativi trattamenti economici a carico dello Stato italiano;

    l'attuale stato giuridico dei cappellani militari nel nostro ordinamento riflette il loro pieno inserimento nella struttura gerarchica militare, con assimilazione del loro status a quello degli ufficiali e conseguente attribuzione dei gradi gerarchici (articolo 1546 del decreto legislativo n. 66 del 2010);

    il nuovo ordinario militare italiano, S.E. l'Arcivescovo Santo Marciano, si era reso disponibile a riformare l'istituto dei cappellani militari, aprendo alla possibile rinuncia agli alti gradi della gerarchia militare ed al conseguente indennizzo e nel 2015 il Vaticano ha annunciato la costituzione di una Commissione paritetica bilaterale tra Stato italiano e Santa Sede con l'obiettivo di presentare una proposta di riforma al Parlamento entro la fine del 2016, incentrata su una loro riduzione;

    con il decreto legislativo 29 maggio 2017, n. 94, si è provveduto ad emanare disposizioni in materia di riordino dei ruoli e delle carriere del personale delle Forze armate, prevedendo tuttavia un aumento della spesa relativa agli stipendi dei cappellani militari;

    con la legge n. 132 del 2018 di conversione del decreto-legge n. 113 del 2018 si è attribuita la delega al Governo ad adottare disposizioni integrative e correttive in materia di riordino dei ruoli e delle carriere anche per il personale delle Forze armate, ma non si è considerata la riforma dello status dei cappellani militari,

impegna il Governo:

   a valutare l'opportunità di avviare le necessarie intese dirette a istituire un comitato tra Stati al fine di riconsiderare l'attualità dell'ordinamento militare in merito allo status giuridico ed economico dei sacerdoti impiegati nell'assistenza spirituale al personale delle Forze armate, in un'ottica di razionalizzazione dei relativi costi a carico del bilancio dello Stato.
(7-00186) «Galantino, Corda, Aresta, Chiazzese, Del Monaco, D'Uva, Ermellino, Frusone, Gubitosa, Iorio, Iovino, Rizzo, Roberto Rossini, Giovanni Russo, Macina, Traversi».