• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

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Atto a cui si riferisce:
S.4/01219 IANNONE - Al Ministro della giustizia. - Premesso che: il 17 gennaio 2019 "il Fatto Quotidiano" dava notizia di un'indagine da parte della Procura di Salerno, nei confronti di almeno 15...



Atto Senato

Interrogazione a risposta scritta 4-01219 presentata da ANTONIO IANNONE
giovedì 7 febbraio 2019, seduta n.089

IANNONE - Al Ministro della giustizia. - Premesso che:

il 17 gennaio 2019 "il Fatto Quotidiano" dava notizia di un'indagine da parte della Procura di Salerno, nei confronti di almeno 15 magistrati calabresi, alcuni con ruoli apicali, per vicende e reati diversi, alcuni gravi come il favoreggiamento mafioso, la corruzione in atti giudiziari e la corruzione;

riferiva il contenuto dei verbali di audizioni secretate in seno alla prima commissione del Consiglio superiore della magistratura, dai quali emerge uno scontro molto forte tra il procuratore di Catanzaro Nicola Gratteri e il procuratore generale di Catanzaro Otello Lupacchini. Secondo le notizie di stampa a rivolgersi al Csm sarebbe stato il procuratore Gratteri, dopo che il procuratore generale Lupacchini gli avrebbe contestato, con una nota interna, di non rispettare regole di coordinamento con altri uffici giudiziari e di non aver inviato immediatamente alla Procura di Salerno gli elementi di indagine sui magistrati calabresi, ma solo dopo aver fatto delle verifiche;

di particolare peso appare il tenore delle parole che, secondo i resoconti della stampa, Lupacchini avrebbe reso al Consiglio superiore della magistratura il 25 luglio 2018 in riferimento al procuratore Gratteri: "Solo lui era il verbo non solo nel distretto di Catanzaro, ma probabilmente in tutta Italia, nell'universo e forse anche in altri siti". "Tutti sono farabutti all'infuori di lui, nessuno capisce nulla, perché il verbo giuridico è lui a possederlo";

ascoltato dalla prima commissione del Csm il 26 luglio, il procuratore Gratteri avrebbe spiegato che non poteva coordinarsi con la Procura di Castrovillari perché c'erano dei sospetti sugli inquirenti e che aveva mandato le carte a Salerno come previsto dal codice;

nella stessa audizione, nel riferire al Csm dei rapporti con il procuratore generale, Gratteri avrebbe espresso dei fondati timori: "Vorrei non avere ostile il pg. Non sottovalutate questa cosa. Se esce fuori la notizia che con il pg non ci sono più rapporti, dietro la porta della Procura generale faranno la fila per trovare il tallone d'Achille di Gratteri, per questo ho fatto quell'esposto";

immediatamente dopo la pubblicazione della notizia, come riporta "il Fatto Quotidiano" il 18 gennaio, il presidente della prima commissione Alessio Lanzi ha anticipato che il Csm avrebbe archiviato il fascicolo sullo scontro tra Gratteri e Lupacchini, e che quindi non si sarebbe proceduto ad alcun trasferimento per incompatibilità ambientale. I consiglieri della Prima commissione si sarebbero espressi all'unanimità in tal senso, poiché si sarebbe trattato di un caso circoscritto senza alcuna conseguenza sull'andamento della giustizia;

il 24 gennaio lo stesso giornale dà notizia che il plenum del Csm ha effettivamente archiviato il fascicolo come proposto dalla prima commissione, senza avviare pertanto una procedura per incompatibilità ambientale o funzionale;

il clima di tensione all'interno degli uffici giudiziari di Catanzaro si è manifestato in tutta la sua evidenza il 26 gennaio, in occasione della cerimonia di inaugurazione dell'anno giudiziario. L'intervento del procuratore generale Lupacchini si è concentrato sul tema degli innocenti colpiti da provvedimenti di custodia cautelare e dei soldi spesi dallo Stato per i risarcimenti per ingiusta detenzione, che secondo gli organi di stampa è sembrato un duro atto di accusa nei confronti del lavoro della Procura e dell'ufficio del giudice per le indagini preliminari, ancor più perché circostanziato dallo stesso procuratore generale a decisioni intervenute nel corso dell'anno 2017, ovvero in piena gestione Gratteri. Tale intervento ha richiesto un'immediata e determinata puntualizzazione da parte del presidente della Corte d'appello Domenico Introcaso, che ha ricordato come i dati dei risarcimenti per ingiusta detenzione citati dal procuratore generale coprono "un arco di tempo che va dal 2010 al 2014-2015", quindi fino all'anno precedente all'insediamento del procuratore Gratteri;

secondo alcuni autorevoli organi di stampa, sarebbe in atto un tentativo di frenare o delegittimare il lavoro condotto dal procuratore Gratteri, che fin dal suo insediamento ha coordinato decine di importanti inchieste che hanno portato a centinaia di arresti, ed ha avviato indagini che vedono coinvolti 'ndranghetisti, ma anche esponenti politici, funzionari pubblici, imprenditori e professionisti: un lavoro che più organi di stampa definiscono come la "primavera" della giustizia calabrese,

si chiede di sapere:

se il Ministro in indirizzo sia a conoscenza dei fatti esposti;

se risultino note le modalità di quella che il presidente della prima commissione del Csm definisce come "una fuga di notizie indebita su una pratica segretata", e chi ne abbia avuto interesse;

se intenda attivare i propri poteri ispettivi al fine di verificare l'esistenza di eventuali disfunzioni nella gestione degli uffici giudiziari del distretto di Catanzaro.

(4-01219)