• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE

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Atto a cui si riferisce:
C.5/01415 (5-01415)



Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-01415presentato daRUFFINO Danielatesto diMercoledì 6 febbraio 2019, seduta n. 121

   RUFFINO, CORTELAZZO, CASINO, GAGLIARDI, GIACOMETTO, LABRIOLA e MAZZETTI. — Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti. — Per sapere – premesso che:

   ad agosto 2018, dopo il crollo del ponte Morandi a Genova, il provveditorato per le opere pubbliche del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti ha avviato un «monitoraggio dello stato di conservazione e manutenzione delle opere di competenza» chiedendo ai presidenti delle regioni, delle province e ai sindaci una comunicazione relativa agli interventi necessari per «rimuovere condizioni di rischio riscontrate nelle tratte infrastrutturali di competenza», allegando «adeguate attestazioni tecniche, indicazioni di priorità e stima indicativa dei costi»;

   la richiesta del Ministero aveva carattere di massima urgenza, proprio per verificare in tempi estremamente brevi lo stato delle opere infrastrutturali, viarie e non, e gli enti locali dovevano comunicare entro il 30 agosto 2018 gli interventi necessari a rimuovere condizioni di rischio riscontrate nelle tratte infrastrutturali di competenza, corredando le segnalazioni di adeguate attestazioni tecniche (perizie, verbali di sopralluogo), indicazioni di priorità e stima indicativa dei costi;

   in pratica, il Ministero ha dato ai sindaci e agli amministratori locali tempi strettissimi, anche alla luce delle estreme difficoltà nel fare un attento rilevamento in un perimetro molto esteso, con amministratori locali che non hanno personale tecnico a disposizione a sufficienza;

   è evidente che in assenza di specifiche risorse finanziarie la suddetta ricognizione finisce per produrre un ennesimo lavoro poco utile;

   ad oggi, rimangono lettera morta i problemi sulla sicurezza segnalati dagli amministratori locali;

   va detto che in molte realtà le condizioni di ponti e viadotti sono oggetto di monitoraggio e di verifica già da tempo, ma in questi ultimi anni quasi nessun intervento è stato possibile in quanto, come è ben noto, le province hanno sofferto, e soffrono ancora, dell'assoluta carenza di risorse;

   peraltro, una seria ed efficace verifica dello stato di conservazione delle infrastrutture non è fattibile a costo zero –:

   quali iniziative urgenti siano state approntate dopo la ricognizione dello stato delle infrastrutture effettuate dagli enti locali, e se non si ritenga indispensabile, alla luce della situazione finanziaria degli enti locali, assumere iniziative per prevedere lo stanziamento di adeguate risorse quale contributo per scongiurare il rischio, più che probabile, che il monitoraggio sullo stato di conservazione delle infrastrutture e delle opere viarie rimanga «lettera morta».
(5-01415)