• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

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Atto a cui si riferisce:
C.4/02113 (4-02113)



Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-02113presentato daDI LAURO Carmentesto diMartedì 29 gennaio 2019, seduta n. 116

   DI LAURO e PARENTELA. — Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare. — Per sapere – premesso che:

   l'associazione «Piazza Attiva» di Castellammare di Stabia, nel maggio 2018, ha denunciato la presenza di una discarica sul Monte Faito, un monte di grande rilevanza turistica e culturale che sorge nella penisola Sorrentina, segnalando che «il materiale di scavo risultante dallo sgombero della ex Statale 269 è stato depositato temporaneamente sul monte [...] da una valutazione visiva, comprende oltre a terra e pietre anche immondizia e materiale di risulta di vario genere, tra cui anche manufatti cemento-amianto (eternit) [...] i materiali non sono stati ancora confinati e inibiti per ridurne il grado di pericolosità verso le persone»;

   Wwf Terre del Tirreno nell'ottobre 218 ha denunciato che «È probabile che ignoti stiano utilizzando indisturbati il sito per continuare a scaricare rifiuti vari. Il Wwf nel suo dettagliato esposto ha allegato diverse foto»;

   rilievi fotografici confermerebbero quanto denunciato: considerata la portata altamente tossica del materiale contenente amianto e tenuto conto del rischio che la progressiva disgregazione per l'esposizione agli agenti atmosferici e il contatto diretto con il suolo possano contaminare l'ambiente circostante, il Wwf ha chiesto un immediato intervento e l'immediata bonifica del sito;

   dopo alcuni incendi estivi il cumulo di detriti si era riversato sulla strada nel novembre 2017 a causa delle forti piogge che provocarono movimenti franosi lungo tutto il percorso che da Vico Equense conduce al Monte Faito. Successivamente, nel febbraio 2018, le piogge provocarono ulteriori smottamenti, trascinando detriti misti a terra e fango e peggiorando la situazione. A seguito delle proteste da parte degli abitanti del Faito nell'aprile 2018 l'amministrazione comunale decise di sgomberare la strada dai detriti;

   l'interrogante ha già provveduto ad inviare nel settembre 2018 al Nucleo operativo ecologico (Noe) di Napoli, alla polizia della città metropolitana di Napoli e all'Asl NA 3 SUD una segnalazione sull'eventuale presenza di amianto presso via della Fattoria (Monte Faito);

   con verbale della conferenza di servizi della città metropolitana di Napoli del 7 dicembre 2018, è stato deciso, alla presenza di diversi soggetti istituzionali, di provvedere alla rimozione del cumulo di detriti tramite spanditura in un'area depressa all'interno del parco stesso;

   l'intero territorio comunale di Vico Equense è stato dichiarato di notevole interesse paesaggistico e ricade nell'ambito di efficacia del P.U.T. area Sorrentino-Amalfitana;

   il sito su cui avverrebbe la spanditura ricade in una zona del Parco in cui «È vietato... attivare discariche per qualsiasi tipo di rifiuti»; «per il recupero e la ricomposizione ambientale delle cave dismesse... è consentito smaltire rifiuti provenienti da demolizioni, costruzioni e scavi, purché privi di materiali tossici e pericolosi». Sono vietati i movimenti di terra di qualsiasi genere; «È vietato abbandonare rifiuti di qualsiasi genere»; e alla lettera d), protezione della flora: «È vietato raccogliere e danneggiare la flora spontanea erbacea ed arbustiva»;

   il deposito di materiale detrito e rifiuti al suolo, protratto per oltre 8 mesi ha arrecato danno al sottobosco naturale, ovvero alla «flora spontanea erbacea ed arbustiva»;

   il sito rientra in area Sic «Dorsale dei Monti Lattari» dove, per qualsiasi intervento potenzialmente capace di limitare la naturalità del sito, è richiesta una valutazione di incidenza ambientale che garantisca che l'intervento non pregiudichi l'integrità del sito;

   le opere realizzate avrebbero di fatto comportato una grave modifica dello stato dei luoghi –:

   quali iniziative, per quanto di competenza, intenda intraprendere al fine di evitare che avvenga un vero e proprio disastro ecologico se non anche sanitario sul Monte Faito in un'area che costituisce sito di interesse comunitario.
(4-02113)