• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE

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Atto a cui si riferisce:
C.5/01315 (5-01315)



Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-01315presentato daPAGANO Ubaldotesto diLunedì 28 gennaio 2019, seduta n. 115

   UBALDO PAGANO. — Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro della salute, al Ministro per la pubblica amministrazione. — Per sapere – premesso che:

   l'annosa questione riguardante le condizioni di precarietà del personale di ricerca sanitaria ha trovato finalmente una soluzione con la legge di bilancio 2018;

   difatti, la legge 27 dicembre 2017, n. 205, dal comma 422 al 434 dell'articolo 1, ha delineato un percorso (definito «piramide dei ricercatori») volto sia alla stabilizzazione che al nuovo reclutamento di personale ricercatore e di supporto alla ricerca degli Istituti di ricovero e cura a carattere scientifico e Istituti zooprofilattici sperimentali pubblici;

   la legge permette ai suddetti istituti di assumere personale di ricerca con contratto di lavoro subordinato a tempo determinato della durata di 5 anni, rinnovabile per altri 5 anni in caso di valutazione positiva dell'attività svolta (commi 426-427), con eventuale passaggio a tempo indeterminato (comma 428) al termine dei 10 anni complessivi;

   contestualmente, la legge prevedeva (al comma 432) la possibilità per gli istituti di stabilizzare il personale collaboratore e ha stanziato ulteriori risorse in favore degli istituti per le assunzioni (comma 424): 19 milioni di euro per il 2018, 50 milioni per il 2019, 70 milioni per il 2020 e 90 milioni per 2021;

   al comma 425, la legge demandava la determinazione dei requisiti, dei titoli e l'individuazione delle procedure per l'assunzione dei ricercatori a un decreto della Presidenza del Consiglio dei ministri, da emanare entro 6 mesi dall'entrata in vigore della legge, su proposta del Ministro della salute, di concerto con il Ministro per la semplificazione e la pubblica amministrazione e con il Ministro dell'economia e delle finanze, previo accordo sancito in sede di Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano;

   in data 27 dicembre 2018, l'Aran e alcune organizzazioni e confederazioni sindacali hanno sottoscritto l'ipotesi di contratto collettivo nazionale del lavoro per il personale ricercatore e di supporto alla ricerca;

   il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri che dovrebbe stabilire requisiti, titoli e procedure ai fini delle assunzioni, decorsi oltre 12 mesi dalla data di entrata in vigore della legge n. 205 del 2017, non è stato ancora emanato;

   il suddetto grave ritardo, oltre ad aver già causato l'esodo di oltre 500 ricercatori dagli istituti di ricerca sanitaria pubblica verso aziende e istituti privati, mette a rischio le risorse già stanziate per il 2019 (50 milioni di euro) per l'assunzione dei ricercatori precari –:

   se e in quali tempi il Governo intenda dare attuazione a quanto stabilito dal comma 425 dell'articolo 1 della legge n. 205 del 2017, al fine di permettere l'avvio del procedimento sia di stabilizzazione che di nuovo reclutamento di personale di ricerca e di supporto, considerato che le procedure concorsuali per l'assunzione del personale non possono dispiegarsi senza la preventiva emanazione del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri richiamato dalla stessa norma.
(5-01315)