• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE

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Atto a cui si riferisce:
C.5/01291 (5-01291)



Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-01291presentato daEHM Yana Chiaratesto diMercoledì 23 gennaio 2019, seduta n. 112

   EHM, SABRINA DE CARLO, CABRAS, CAPPELLANI, CARELLI, COLLETTI, DEL GROSSO, DI STASIO, EMILIOZZI, GRANDE, OLGIATI, PERCONTI, ROMANIELLO, SIRAGUSA e SURIANO. — Al Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale. — Per sapere – premesso che:

   l'Italia ha ritirato l'ambasciatore in Siria nel 2012 e da allora ha congelato i rapporti politici con il Paese, affidandosi a un incaricato d'affari che opera attenendosi strettamente, nell'esercizio delle sue funzioni, alla posizione concordata in sede di Unione europea;

   il 15 novembre 2018 è stata depositata l'interrogazione n. 3-00381 da parte del senatore Gianluca Ferrara, avente per tema la riapertura dell'ambasciata italiana in Siria;

   la decisione di riaprire l'ambasciata d'Italia a Damasco potrebbe essere un segnale di un Governo italiano forte che vuole far sentire in maniera chiara la propria voce in politica estera, un ulteriore passo verso la pacificazione. La ripresa dei rapporti diplomatici con Damasco è legata alla tutela dell'intesse nazionale dell'Italia. L'Italia potrebbe contribuire alla ricostruzione del Paese con moltissime imprese che hanno un know how unico al mondo. È necessario però prima riallacciare i rapporti diplomatici per tutelare l'interesse nazionale;

   il Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale, Enzo Moavero Milanesi, a margine di un question time alla Camera dei deputati, trattato il 16 gennaio 2019, ha dichiarato: «Stiamo lavorando per valutare se e in che tempi questo passo sia necessario. Naturalmente è molto importante che la situazione in Siria vada verso delle prospettive più normali (...) Avere ambasciate nei Paesi per noi resta una priorità importante, “ma” il punto essenziale, essendovi stata una guerra terribile e la situazione è ancora instabile, è procedere verso una situazione più normalizzata in maniera da riaprire pienamente la nostra sede diplomatica»;

   il Ministro ha poi ulteriormente dichiarato in una nota chiarificatrice della Farnesina che: «L'Italia riflette sull'opportunità di riaprire ambasciate in generale là dove sono state fisicamente chiuse, su un piano ad ampio raggio. La riflessione sul quadro specifico siriano è totalmente dipendente dall'evoluzione della situazione in questo Paese»;

   in precedenza anche il sottosegretario agli affari esteri Manlio Di Stefano nel novembre 2018 aveva avanzato l'idea di riaprire la sede diplomatica italiana a Damasco –:

   se il Ministro interrogato, ritenendo che sia siano registrati progressi in Siria, intenda, alla luce delle considerazioni esposte in premessa, riaprire l'ambasciata d'Italia a Damasco.
(5-01291)