Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA
Atto a cui si riferisce:
C.4/02059 (4-02059)
Atto Camera
Interrogazione a risposta scritta 4-02059presentato daMOLLICONE Federicotesto diMercoledì 23 gennaio 2019, seduta n. 112
MOLLICONE, FRASSINETTI, BUCALO e LUCA DE CARLO. — Al Ministro per i beni e le attività culturali. — Per sapere – premesso che:
prima della «riforma Franceschini», tutte le domande di prestito di beni culturali per mostre erano presentate alla Soprintendenze di competenza che istruivano la pratica e la trasmettevano insieme al parere di competenza alla direzione generale corrispondente che emanava il dispositivo autorizzativo con un decreto a firma del direttore generale;
tale riforma ha conservato la medesima prassi per tutti i beni culturali che non stanno in musei statali, compresi archivi e biblioteche, ma singolarmente ha svincolato i beni culturali in musei statali, sia quelli non dotati di autonomia speciale ma sottoposti ai poli museali, sia quelli nei musei statali dotati di autonomia speciale, ove autorizza in entrambi il direttore senza alcun controllo. Questo ha causato che i prestiti delle opere d'arte da parte dei musei vengano utilizzati, a giudizio degli interroganti, in modo arbitrario e personalistico, dai direttori a meri fini di promozione personale e per coltivare le proprie rete di relazioni internazionali, senza considerare minimamente le questioni più strettamente collegate alla valorizzazione del patrimonio nazionale e men che meno alla tutela –:
se il Ministro interrogato, al fine di garantire la priorità nazionale e un indirizzo centrale, non intenda adottare iniziative per ripristinare il passaggio autorizzativo dalla direzione generale competente, in questo caso, direzione generale musei, anche al fine di far avere al Ministero per i beni e le attività culturali una visione d'insieme e di indirizzo relativamente ai prestiti di opere a musei stranieri.
(4-02059)