• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE

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Atto a cui si riferisce:
C.5/01278 (5-01278)



Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-01278presentato daCENNI Susannatesto diMartedì 22 gennaio 2019, seduta n. 111

   CENNI e GADDA. — Al Ministro delle politiche agricole alimentari, forestali e del turismo. — Per sapere – premesso che:

   i danni causati all'agricoltura e alla zootecnia da alcune specie di fauna selvatica o inselvatichita hanno assunto dimensioni allarmanti, con gravi ripercussioni che incidono inevitabilmente sulla pubblica sicurezza oltre che sui bilanci economici delle aziende agricole, compromettendo in vaste aree interi raccolti e l'equilibrata ed integrata coesistenza sostenibile tra attività umane e specie animali;

   il numero di cinghiali in Italia sembra secondo alcune stime addirittura raddoppiato negli ultimi 10 anni, superando ad oggi il milione di unità, mentre si è notevolmente estesa l'area in cui questi animali arrivano a spingersi in cerca di cibo;

   le associazioni agricole di categoria hanno stimato in 300 milioni di euro all'anno i danni provocati ogni anno dalla fauna selvatica;

   la legge n. 157 del 1992 attribuisce alle regioni la competenza in materia di normativa, di programmazione e gestione dell'attività venatoria;

   questi strumenti normativi non si sono però rilevati sufficientemente efficaci, facendo ricadere spesso i costi relativi alla prevenzione dei danni esclusivamente sulle attività agricole, mentre l'attività venatoria, negli ultimi anni in sensibile diminuzione nel nostro Paese, non ha potuto contrastare l'aumento del numero di animali selvatici e contribuire al ripristino dell'equilibrio dell'ecosistema naturale;

   il 4 dicembre 2018, il Governo, rispondendo alla Camera dei deputati all'interrogazione n. 5-01041, riguardante il risarcimento dei danni al settore agricolo, dichiarava di aver notificato alla Commissione europea uno schema di decreto interministeriale che disciplina le modalità di concessione degli aiuti per le misure preventive e per gli indennizzi;

   lo stesso Ministro interrogato il 9 gennaio 2019, rispondendo nell'Aula della Camera ad un'interrogazione a risposta immediata, dichiarava la generica disponibilità ad «agire in maniera coordinata su tutto il territorio e impostare interventi di gestione che risultino efficaci a breve termine» senza indicare misure volte a rendere più incisivi gli strumenti di contrasto all'incremento della popolazione dei cinghiali –:

   quali siano i tempi di emanazione del provvedimento e quali i contenuti dell'annunciato schema di decreto interministeriale che andrebbe a disciplinare le modalità di concessione degli aiuti per le misure preventive e per gli indennizzi dei danni provocati da fauna selvatica omeoterma alle produzioni agricole e se non ritenga altresì necessario, considerata l'urgenza e la particolare attualità della tematica, adottare, in accordo con le regioni, iniziative d'urgenza.
(5-01278)