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Atto a cui si riferisce:
S.4/00289 GARAVINI - Ai Ministri degli affari esteri e della cooperazione internazionale, dello sviluppo economico e del lavoro e delle politiche sociali e della salute - Premesso che: con la...



Atto Senato

Risposta scritta pubblicata nel fascicolo n. 017
all'Interrogazione 4-00289

Risposta. - Il Governo italiano è a conoscenza della condizione in cui versano i connazionali che si trovano in Turchia quali lavoratori distaccati al seguito di imprese italiane, dipendenti pubblici, loro familiari, pensionati o persone che avrebbero maturato i diritti per la richiesta di pensione dall'INPS. In assenza degli accordi amministrativi indispensabili per dare piena operatività alla convenzione di sicurezza sociale tra la Repubblica italiana e la Repubblica di Turchia dell'8 maggio 2012, ratificata con legge 11 marzo 2015, n. 35, e entrata in vigore il 1° agosto 2015, essi non vedono infatti garantita la parità di trattamento in materia di assistenza sanitaria, prestazioni di invalidità, vecchiaia e reversibilità.

Il Governo italiano si è attivato per porre rimedio a tale situazione, avviando negoziati con le competenti autorità turche per la definizione di un accordo amministrativo, una versione auspicabilmente definitiva di tale accordo, proposta dal Ministero del lavoro e delle politiche sociali, previa consultazione delle altre amministrazioni coinvolte (Ministero della salute, INPS e INAIL), il 21 maggio 2018. Questo Ministero, in stretto raccordo con l'ambasciata d'Italia ad Ankara, si è adoperato per favorire i contatti tra le controparti e ha più volte sollecitato un incontro per finalizzare l'accordo amministrativo; ciò non è stato tuttavia possibile da maggio ad oggi, anche per le concomitanti scadenze elettorali in Italia e Turchia.

La Farnesina, acquisita la disponibilità del Ministero del lavoro a riprendere il negoziato, ha quindi provveduto ad inoltrare tramite l'ambasciata di Turchia a Roma una nuova proposta di riunione tra fine gennaio e inizio febbraio 2019, e si attende un riscontro da parte turca.

Nei mesi successivi alla ratifica della convenzione bilaterale, l'Italia ha pertanto sottoposto nel 2015 alla controparte turca una bozza di accordo amministrativo sul quale è stato ricevuto un riscontro dopo oltre due anni.

MERLO RICARDO ANTONIO Sottosegretario di Stato per gli affari esteri e la cooperazione internazionale

11/01/2019