• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE

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Atto a cui si riferisce:
C.5/01232 (5-01232)



Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-01232presentato daMAZZETTI Ericatesto diMercoledì 16 gennaio 2019, seduta n. 109

   MAZZETTI e CORTELAZZO. — Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare. — Per sapere – premesso che:

   in Toscana, a fine anni ’60 è stato realizzato, con uno sbarramento del fiume Setta, un piccolo lago artificiale, il lago Fiorenzo, completato da spazi pubblici sulle sponde. Attualmente, è uno dei luoghi centrali dell'attrattività turistica dell'alta Valle di Bisenzio e Bacino del Reno, sul crinale appenninico che costituisce la linea di confine fra la Toscana e l'Emilia Romagna;

   va ricordato che, oltre che per la sua valenza turistica, il lago Fiorenzo ha un importante effetto di «cassa di laminazione» a monte dell'abitato del paese, per difendere le aree a valle da possibili esondazioni, peraltro frequenti prima della sua realizzazione;

   peraltro, l'importanza dell'invaso si conferma anche per il fatto che, negli anni, ha svolto ripetutamente una funzione di riserva idrica in caso di incendi boschivi, consentendo rapidi ed efficaci interventi a tutela dei boschi circostanti le frazioni dell'alta valle;

   nel dicembre 2017, in conseguenza di un'ondata di maltempo che ha investito la Toscana, nonché l'alta Val Bisenzio e la frazione di Montepiano, si è prodotto il cedimento di una sponda del lago Fiorenzo. L'acqua uscita dal bacino si è riversata nel torrente Setta con un rapido abbassamento e svuotamento dell'invaso;

   da anni era stata denunciata la necessità di un intervento di manutenzione, con svuotatura e pulitura dello stesso, nonché di sistemazione delle sponde laterali della diga ormai vetuste e non più a norma;

   per recuperare il lago alle sue originarie funzioni, deve essere ricostruita la diga in conformità alla disciplina antisismica intervenuta nel frattempo e deve essere svuotato l'invaso dai materiali trasportati dal fiume che ne hanno quasi saturato la capienza;

   vi è quindi la necessità di avviare quanto prima la progettazione e portare a termine il ripristino dell'invaso acquifero, e quindi del lago con relativa diga –:

   se, nell'ambito delle proprie competenze e considerata la valenza ambientale e turistica del lago di cui in premessa, non si ritenga necessario avviare le opportune iniziative, di concerto con gli enti territoriali interessati, volte a consentire il recupero dell'invaso, anche attraverso la destinazione di risorse finanziarie quale contributo statale per il necessario intervento di ripristino risolutivo dell'invaso medesimo.
(5-01232)