• Testo RISOLUZIONE IN COMMISSIONE

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Atto a cui si riferisce:
C.7/00150 (7-00150) «Corda, Rizzo, Aresta, Chiazzese, Del Monaco, D'Uva, Ermellino, Frusone, Galantino, Gubitosa, Iorio, Iovino, Roberto Rossini, Giovanni Russo, Traversi».



Atto Camera

Risoluzione in commissione 7-00150presentato daCORDA Emanuelatesto diMartedì 15 gennaio 2019, seduta n. 108

   La IV Commissione,

   premesso che:

    il 18 dicembre 2017 è stato stipulato tra la regione Sardegna e il Ministero della difesa un protocollo d'intesa per il coordinamento delle attività militari presenti nel territorio della regione. Tale intesa è il frutto di un dialogo avviato già nel 2014 al fine di individuare le possibili e necessarie misure di riduzione delle limitazioni derivanti dall'utilizzo del territorio regionale per le finalità addestrative della difesa;

    è ampiamente riconosciuta la particolare situazione dell'isola che presenta sul proprio territorio la più alta percentuale di servitù militari rispetto all'intero territorio nazionale ed è evidente la necessità di procedere ad un riequilibrio e alla riorganizzazione delle servitù e delle attività militari;

    rispettando il principio costituzionale di tutela della salute e dell'ambiente, è stata riconosciuta la necessità del superamento delle criticità di carattere ambientale e sanitarie nelle aree interessate da intense attività militari;

    l'accordo Stato-regione ha previsto, tra i principali obiettivi, l'istituzione di osservatori ambientali indipendenti, afferenti al sistema nazionale per la protezione dell'ambiente (Snpa), situati presso poligoni basi militari e aree addestrative, per monitorare, dal punto di vista ambientale e sanitario, le attività che in essi si svolgono;

    secondo le recenti modifiche alla normativa in materia ambientale, il comandante del poligono militare ha l'obbligo di trasmettere all'osservatorio ambientale, al termine del periodo esercitativo, le risultanze del piano di monitoraggio ossia l'indagine sulle componenti di tutte le matrici ambientali in relazione alle attività svolte nel poligono, predisponendo inoltre, per ciascuna tipologia di esercitazione o sperimentazione da eseguire nell'area del poligono, un documento indicante le attività previste, le modalità operative di tempo e di luogo e gli altri elementi rilevanti ai fini della tutela dell'ambiente e della salute;

    è previsto inoltre che le esercitazioni militari effettuate nei poligoni debbano essere sottoposte a registrazioni che saranno conservate nel tempo per garantire i controlli preventivi e successivi sui sistemi testati e sulle procedure utilizzate;

    l'impatto di talune attività esercitate nelle strutture militari in passato ha avuto in certe circostanze effetti negativi sulla salute, non solo dei lavoratori ivi impiegati, ma anche per i cittadini residenti nelle zone limitrofe;

    sono infatti significativi i dati, emersi dalle indagini effettuate in questi ultimi anni sui poligoni siti in Sardegna, relativi alla salute dei cittadini che vivono nelle aree adiacenti dal momento che sono state rilevate in certe aree interessate da esercitazioni a fuoco, sostanze radioattive e metalli pesanti ricaduti nel terreno oltre alle munizioni utilizzate e mai recuperate;

    l'accordo Stato-regione rappresenta un passo avanti nel controllo dell'impatto ambientale dei poligoni, rispetto ad una presunta aumentata attenzione sulle conseguenze ambientali e sanitarie, accertate dalle analisi svolte in questi anni, che si ripercuotono sulla qualità della vita dei cittadini sardi e sull'ambiente circostante;

    vista la persistente inerzia della politica locale e regionale,

impegna il Governo:

   ad adottare concrete iniziative dirette all'adempimento degli obblighi di tracciabilità dei dati relativi alle attività addestrative svolte nei poligoni e basi militari situati sul territorio sardo e all'istituzione di osservatori ambientali;

   ad assumere iniziative, per quanto di competenza, per garantire la tutela del diritto alla salute dei militari e dei cittadini residenti in prossimità dei poligoni;

   ad adottare iniziative a garanzia del tempestivo e sistematico adempimento dell'obbligo di recupero dei residuati del munizionamento impiegato nel corso delle esercitazioni, grazie anche all'impiego di risorse messe a disposizione dalla difesa.
(7-00150) «Corda, Rizzo, Aresta, Chiazzese, Del Monaco, D'Uva, Ermellino, Frusone, Galantino, Gubitosa, Iorio, Iovino, Roberto Rossini, Giovanni Russo, Traversi».