• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

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Atto a cui si riferisce:
C.4/01956 (4-01956)



Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-01956presentato daSIRACUSANO Matildetesto diMartedì 15 gennaio 2019, seduta n. 108

   SIRACUSANO, MARIA TRIPODI, FASCINA, DALL'OSSO, GREGORIO FONTANA, PEREGO DI CREMNAGO, RIPANI e VITO. — Al Ministro dell'interno. — Per sapere – premesso che:

   il numero di furti, rapine e atti delittuosi commessi nel nostro Paese, in considerazione dei numerosi fatti di cronaca che ledono la tranquillità della collettività, sta conoscendo un aumento vertiginoso;

   stando alle rilevazioni dell'Istat, il 33,9 per cento dei cittadini ritiene di vivere in una zona a rischio di criminalità, dato decisamente in aumento rispetto alle rilevazioni passate;

   al basso livello di sicurezza percepito dagli italiani si aggiunge la conclamata condizione di sofferenza degli organici delle forze di polizia operanti sul territorio nazionale, spesso sottodimensionati rispetto alle reali necessità;

   nell'agosto 2008, per volontà del Governo Berlusconi è stata avviata l'operazione «Strade sicure» con l'obiettivo di ridurre la microcriminalità, attraverso una presenza capillare delle forze dell'ordine integrate con l'Esercito italiano;

   attraverso l'operazione «Strade sicure» si sono registrati 15.500 arresti in 9 anni, sono state sequestrate 2,2 tonnellate di sostanze stupefacenti e circa 3 milioni di individui sono stati controllati dai militari sia durante il pattugliamento sia nei presidi;

   i successivi Governi hanno, invece, ridimensionato l'operazione citata, abolendo il pattugliamento e lasciando ai militari il solo compito di presidio degli obiettivi sensibili; infatti, i militari non partecipano più alle pattuglie miste a piedi per il controllo del territorio insieme a poliziotti e carabinieri, limitandosi ad assicurare la vigilanza a presidi fissi come ambasciate, consolati, aeroporti, stazioni, centri per immigrati;

   dal 1° gennaio 2015 una circolare del Ministro dell'interno ha ridotto gli uomini delle forze armate da 4.250 a 3.000: una decisione che ha comportato il ritiro da 8 delle 30 città assegnate;

   l'attuale Esecutivo, oltre a quelli che appaiono agli interroganti evanescenti annunci, sembra interessarsi solo in parte al comparto sicurezza nonché alla tutela della sicurezza dei cittadini, tanto che, nella legge di bilancio 2019 (legge 30 dicembre 2018, n. 145) le risorse stanziate a favore di tale comparto, strategico per il Paese, risultano irrisorie;

   assodato il valore assoluto che la grande esperienza acquisita dai militari in missioni internazionali potrebbe avere nell'intero Paese, qualora il knowhow e l'esperienza di questi fosse a disposizione di operazioni di pubblica utilità, ad avviso degli interroganti appare opportuno riattivare quanto prima l'operazione di sicurezza «Strade sicure»;

   in riferimento a quanto occorso nei giorni scorsi a Messina, ove si è verificato l'ennesimo atto criminoso ai danni di un esercente del centro città, il consiglio della circoscrizione territoriale competente ha chiesto un maggiore controllo al prefetto e al questore, chiedendo se vi siano le condizioni per riattivare l'operazione di sicurezza «Strade sicure», interrotta bruscamente dal precedente Governo;

   come già specificato dalla presidenza della III circoscrizione del comune di Messina, il territorio messinese si contraddistingue per la condizione di disagio e profonda fragilità in cui le forze dell'ordine oggi in servizio non riescono a coprire il monitoraggio costante di un'area vasta 52 chilometri, profondamente complessa ed eterogenea e dove sono assenti i supporti per la videosorveglianza –:

   se, alla luce di quanto riportato in premessa, non ritenga che vi siano le condizioni per ripristinare un servizio capillare e costante di controllo e gestione del territorio ad opera di unità interforze, sulla scorta della positiva esperienza tracciata del Governo Berlusconi, allorquando era previsto, oltre al pattugliamento delle strade, un presidio statico e costante delle forze dell'ordine sull'intero territorio nazionale.
(4-01956)