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Atto a cui si riferisce:
C.5/01165 Interrogazione a risposta in commissione 5-01165presentato daMELONI Giorgiatesto diMercoledì 9 gennaio 2019 in Commissione I (Affari costituzionali)    MELONI, DONZELLI e PRISCO....



Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 9 gennaio 2019
nell'allegato al bollettino in Commissione I (Affari costituzionali)
5-01165

  Signor Presidente, Onorevoli Deputati,
  i gruppi criminali nigeriani che operano in Italia sono caratterizzati da frammentazioni etnico-tribali e da una struttura verticistica con caratteristiche organizzative e comportamentali tipiche del sistema mafioso quali la forza di intimidazione del vincolo associativo, la condizione di assoggettamento e di omertà, il ricorso alla violenza.
  Particolare attenzione va riservata ai gruppi degli « Eiye» e dei « Black axe» riconducibili ai « Secret Cults», da anni stanziati in Italia, spesso implicati in violente lotte per la supremazia territoriale.
  Dagli accertamenti investigativi, è emerso che la criminalità nigeriana ha evidenziato una costante evoluzione nel panorama nazionale, risultando estremamente versatile e penetrante in diverse regioni, comprese quelle ove risulta forte il controllo della criminalità endogena, come ad esempio Sicilia e Campania.
  In particolare, nell'area domiziana della provincia di Caserta, i predetti gruppi criminali hanno acquisito, da tempo, una posizione competitiva in molti settori illegali, tra cui quelli della prostituzione e della manodopera irregolare.
  Più in generale, i principali ambiti criminali di interesse della «mafia nigeriana» riguardano il traffico internazionale di sostanze stupefacenti, il favoreggiamento dell'immigrazione clandestina e la tratta degli esseri umani finalizzata allo sfruttamento della prostituzione e del lavoro nero.
  Gli ingenti proventi conseguiti nelle attività illegali vengono rimessi in madrepatria, anche attraverso reti di raccolta e trasferimento di denaro, tra i quali money tranfer e hawala.
  In misura minore sono oggetto di riciclaggio o di investimento sul territorio nazionale, principalmente in phone-center, internet point o african-shop che, per caratteristiche e distribuzione, costituiscono punti di aggregazione per i connazionali e sono, pertanto, utili strumenti di controllo per i traffici.
  I canali di pagamento elettronici costituiscono oggi gli strumenti principali attraverso cui le organizzazioni criminali italiane e straniere, conseguono o riciclano il prezzo, il prodotto o il profitto delle loro attività illecite.
  Nella fase attuale l'azione di contrasto delle Forze di Polizia è diretta a stimolare la collaborazione degli stessi Istituti bancari e delle piattaforme di pagamento (tra cui figurano Paypal o i servizi di money tranfer), per conseguire il blocco tempestivo delle somme oggetto di reato, nonché il rilascio di dati utili ai fini dell'indagine.
  Per quanto concerne la situazione della criminalità nel Comune di Castel Volturno, giova evidenziare che lo stesso si trova nella zona di influenza criminale del gruppo misto «Venosa/Zagaria/Iovine» e del clan «Bidognetti».
  In tale contesto ambientale è stata accertata l'esistenza di rapporti strutturati tra gruppi criminali nigeriani e quelli di criminalità camorristica, soprattutto nella gestione del narcotraffico.
  In merito all'indagine a cui fa riferimento l'interrogante, sono in corso indagini coordinate dalla Procura della Repubblica – Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli e, in quanto tali, coperte da segreto investigativo.
  Posso, in ogni caso, assicurare che il fenomeno è attentamente monitorato da parte delle Forze di Polizia che, anche nel 2018, hanno concluso svariate operazioni di polizia giudiziaria, oltre che a Castel Volturno e nella provincia di Caserta, anche in provincia di Napoli, in Sicilia, nel Veneto, a Bologna, a Catania e a Perugia.
  Segnalo, altresì, che il Dipartimento della Pubblica Sicurezza ha intensificato la collaborazione investigativa con le Autorità nigeriane per il controllo dei flussi immigratori e il contrasto del connesso fenomeno della tratta degli esseri umani.
  Accanto all'azione decisa delle Forze dell'ordine e dell'Autorità giudiziaria, il Governo, come è noto, è già impegnato nell'area di Castel Volturno in un'azione di risanamento ad ampio spettro che mira: a riaffermare il principio di legalità, a migliorare la situazione ambientale e della salute pubblica, a consentire l'inserimento nel tessuto sociale e produttivo degli stranieri in posizione regolare.
  In tale direzione, è in fase di attuazione, sotto il coordinamento del Prefetto di Caserta – Commissario di Governo per il risanamento dell'area in questione, un progetto che coinvolge le Istituzioni locali e che ha già prodotto importanti risultati, tra i quali meritano segnalazione la demolizione di immobili abusivi anche sul demanio marittimo, il recupero di alcuni beni confiscati e la realizzazione di un più diffuso sistema di video-sorveglianza.
  Concludo osservando che l'azione complessiva di ripristino delle condizioni di legalità e di sicurezza sul territorio potrà giovarsi delle recenti norme e degli strumenti introdotti dal cosiddetto «decreto sicurezza e immigrazione», misure che consentiranno un'azione più incisiva nei confronti degli stranieri irregolari dediti ad attività criminose.