• Testo ODG - ORDINE DEL GIORNO IN ASSEMBLEA

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Atto a cui si riferisce:
C.9/01334-B/082    premesso che:     il provvedimento in esame «Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2019 e bilancio pluriennale per il triennio 2019-2021», al fine di...



Atto Camera

Ordine del Giorno 9/01334-B/082presentato daIOVINO Luigitesto presentato Sabato 29 dicembre 2018 modificato Domenica 30 dicembre 2018, seduta n. 106

   La Camera,
   premesso che:
    il provvedimento in esame «Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2019 e bilancio pluriennale per il triennio 2019-2021», al fine di potenziare gli interventi e le dotazioni strumentali in materia di difesa cibernetica e le capacità si resilienza energetica nazionale, istituisce nello stato di previsione del Ministero della difesa un apposito fondo con una dotazione finanziaria di 1 milione di euro per ciascuno degli anni 2019, 2020 e 2021;
    l'istituzione di uno specifico fondo presso il ministero della Difesa rappresenta un importante risultato nell'ambito delle iniziative volte al rafforzamento delle capacità militari nel dominio cibernetico;
    da tempo, infatti, nei più autorevoli consessi nazionali, europei e internazionali la minaccia cibernetica viene reputata una minaccia insidiosa, capace di alterare e paralizzare le infrastrutture critiche di un Paese, al pari di un attacco operato con armi convenzionali; da qui la definizione dello spazio cibernetico come nuovo «dominio operativo» nel quale possono svilupparsi conflitti delicatissimi capaci di incidere sensibilmente sulle relazioni internazionali e geopolitiche tra Stati; a questo riguardo nelle conclusioni del vertice NATO di Varsavia del 2016 i Capi di Stato e di Governo dei paesi membri dell'Alleanza Atlantica, nel ribadire che la difesa cibernetica fa parte del compito principale della NATO di difesa collettiva (concetto già espresso nel summit della Nato a Newport, in Galles, lo scorso settembre 2014) hanno riconosciuto espressamente «il cyber spazio come dominio di operazioni in cui la NATO deve difendersi nel modo più efficace come fa in aria, a terra e in mare» (punto 70 delle conclusioni); nel vertice NATO di Bruxelles (11-12 luglio 2018) la NATO si è impegnata ad attuare pienamente il Cyber Defence Pledge adottato nel Summit di Varsavia, cruciale per rafforzare le difese nazionali e rafforzare la resilienza informatica;
    a livello nazionale, lo sviluppo di apposite capacità di cyber defence, anche attraverso la realizzazione di una apposita struttura di Comando e controllo in grado di pianificare e condurre operazioni militari nello spazio cibernetico in maniera efficace, veloce e distribuita, costituisce un obiettivo strategico indicato nei documenti che delineano l'architettura strategica nazionale in materia di difesa e sicurezza cibernetica;
    su questo argomento, lo scorso 26 luglio, la ministra della Difesa, in sede di illustrazione delle linee programmatiche del suo dicastero presso le Commissioni difesa congiunte della Camera e del Senato, ha fatto presente che sono stati avviati una serie di programmi di acquisizione per accedere a strumenti operativi ad alto contenuto tecnologico in grado di assicurare la protezione, la resilienza e l'efficienza delle reti e dei sistemi informativi gestionali e operativi della Difesa; ha inoltre sottolineato la necessità di continuare ad investire, al fine di potenziare ulteriormente le dotazioni strumentali e organizzative di protezione cibernetica e sicurezza informatica, incrementando progressivamente la capacità di contrastare in maniera efficace le minacce; ha infine sottolineato come sia imprescindibile il conseguimento di capacità operative che andranno a supportare il neocostituito Comando Interforze per le Operazioni Cibernetiche (CIOC);
    a fronte della complessità, dell'intensità e della sofisticazione degli strumenti di attacco cibernetico appare sempre più necessario definire un asset strategico di contrasto che preveda altresì il costante monitoraggio della minaccia cibernetica, l'adeguamento tecnologico degli strumenti di risposta, lo sviluppo della ricerca, la formazione di personale d'eccellenza nel settore cibernetico al fine di ridurre al massimo quelle vulnerabilità del cyber space che costituiscono il punto debole del complessivo sistema digitale;
    occorre, inoltre, sensibilizzare maggiormente la collettività sui rischi connessi all'utilizzo dei sistemi di comunicazione digitali al fine di ottenere una maggiore consapevolezza in merito alla pericolosità di nuove forme di criminalità che agiscono, spesso con estrema facilità, nello spazio cibernetico,

impegna il Governo:

   fatte salve le competenze dell'organo centrale del Ministero dell'interno per la sicurezza e per la regolarità dei servizi di telecomunicazione di cui all'articolo 7-bis del decreto-legge 27 luglio 2005, n. 144, convertito, con modificazioni, dalla legge 31 luglio 2005, n. 155, di avviare ogni iniziativa di propria competenza al fine di incrementare nel tempo le risorse da destinare all'istituendo Fondo per la Difesa cibernetica.
9/1334-B/82. (Testo modificato nel corso della seduta) Iovino.