• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

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Atto a cui si riferisce:
C.4/01917 (4-01917)



Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-01917presentato daORFINI Matteotesto diVenerdì 28 dicembre 2018, seduta n. 104

   ORFINI. — Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, al Ministro della salute. — Per sapere – premesso che:

   nel piano di insediamento produttivo di via S. Antonio Abate nel comune di Scafati è sito un impianto di stoccaggio e trattamento di rifiuti, le cui varie strutture logistiche – e successive ristrutturazioni ed adeguamenti – sono state nel tempo autorizzate dall'amministrazione comunale rispettivamente alle società «C.L.A.R. s.r.l.», «Immobiliare F.D. s.r.l.», «L'Igiene Urbana s.r.l.», «Helios s.r.l»;

   le autorizzazioni rilasciate dalla regione Campania alle società «L'Igiene urbana s.r.l.» e «Helios s.r.l.» contengono prescrizioni per le tipologie e le quantità dei rifiuti trattabili;

   nel giugno 2014 il personale dell'ufficio ambiente del locale comando di polizia municipale ha effettuato diversi sopralluoghi accertando esalazioni moleste, relazionando all'ufficio competente del comune che ha provveduto all'emissione di diffida a provvedere;

   il 9 novembre 2015 l'ufficio ambiente del locale comando di polizia municipale con il responsabile settore ambiente del comune di Scafati, del Corpo forestale dello Stato – comando di Sarno e i tecnici dell'A.r.p.a.c. hanno effettuato un sopralluogo presso i siti di stoccaggio della «Helios s.r.l.», riscontrando anomalie nelle autorizzazioni e, conseguentemente, i tecnici dell'A.r.p.a.c. e il responsabile settore ambiente dell'amministrazione comunale hanno impartito le necessarie prescrizioni, mentre il suddetto comando del Corpo forestale emetteva comunicazione notizia di reato presso la procura della Repubblica di Nocera Inferiore;

   nel sopralluogo effettuato dai medesimi uffici il 13 aprile 2016 è risultata un'ottemperanza parziale delle prescrizioni;

   il 13 ottobre 2016 con notizia di reato n. 3498.16.21 il sostituto procuratore della Repubblica dottoressa Cioncada disponeva il sequestro preventivo del sito, indagando il legale rappresentate della «Helios s.r.l.» perché teneva in esercizio un impianto di trattamento di rifiuti speciali pericolosi e non, senza osservare le prescrizioni imposte nei provvedimenti autorizzativi di cui al decreto n. 279 del 23 dicembre 2015 e decreto n. 94 del 27 aprile 2015 della giunta regionale della Campania. Tra le altre violazioni: non adottavano tutte le cautele per impedire la formazione degli odori e la dispersione di aerosol e trattavano i rifiuti causando inconvenienti da odori; utilizzavano per il deposito di rifiuti speciali pericolosi aree non autorizzate; venivano stoccate quantità di rifiuti pericolosi e non, oltre i limiti massimi giornalieri stabiliti; veniva altresì rilevata l'assenza del prescritto certificato di prevenzione incendi;

   la parziale ottemperanza riscontrata il 13 aprile 2016 risulta confermata dal sopralluogo effettuato dall'A.r.p.a.c. il 20 luglio 2016 su richiesta della regione Campania, in seguito al quale sono stati fatti ulteriori rilievi di violazioni;

   a seguito dei sopralluoghi effettuati presso lo stabilimento della «Helios s.r.l.», su richiesta del comune di Scafati con nota 37651 del 10 luglio 2018, l'A.r.p.a.c. ha rilevato con due distinte relazioni irregolarità ricorrenti per i diversi generi di rifiuti trattati riguardanti – tra le altre cose – il superamento dei limiti dei medesimi, il riempimento dei cassoni adibiti allo stoccaggio oltre la capacità contenitiva e la mancanza di copertura determinante emissioni polverulente ed esalazioni maleodoranti, nonché violazioni relative alle modalità di stoccaggio che esporrebbero l'impianto a rischi di incendio e difformità tra lo stato dei luoghi e il lay-out autorizzato;

   il 17 ottobre 2018 l'A.r.p.a.c. ha effettuato un ulteriore sopralluogo su richiesta del Comando dei carabinieri NOE di Salerno (prot. N. 2/84-1) confermando i rilievi di cui sopra;

   le autorizzazioni dei siti di stoccaggio nelle aree delineate dal piano di insediamenti produttivi sono regolate dal decreto-legge n. 152 del 2006 e dalle norme regionali relative a rifiuti e autorizzazioni ambientali –:

   quali iniziative, per quanto di competenza, intendano intraprendere per prevenire e contrastare il danno ambientale, garantendo la sicurezza dei cittadini e la tutela dell'ambiente in relazione al sito di stoccaggio situato nel territorio del comune di Scafati.
(4-01917)