• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE

link alla fonte scarica il documento in PDF

Atto a cui si riferisce:
S.3/00483 TARICCO, BELLANOVA, LAUS, PARRINI, COMINCINI, FEDELI, ROJC, GRIMANI, FARAONE, D'ARIENZO, COLLINA, MARGIOTTA, MALPEZZI, PARENTE, PITTELLA - Al Ministro dello sviluppo economico. - Premesso...



Atto Senato

Interrogazione a risposta orale 3-00483 presentata da MINO TARICCO
sabato 22 dicembre 2018, seduta n.077

TARICCO, BELLANOVA, LAUS, PARRINI, COMINCINI, FEDELI, ROJC, GRIMANI, FARAONE, D'ARIENZO, COLLINA, MARGIOTTA, MALPEZZI, PARENTE, PITTELLA - Al Ministro dello sviluppo economico. - Premesso che:

la Alstom Ferroviaria SpA, con circa 2.600 persone occupate in Italia, rappresenta per numero ed importanza dei progetti realizzati oltre che per contenuto tecnologico, una delle principali realtà industriali italiane nel settore ferroviario e un'azienda riconosciuta come leader nel mercato italiano e mondiale, con le sue solide radici nella storia industriale italiana, produce treni da 160 anni, sistemi di trazione da 60 anni e sistemi di segnalamento da 90 anni, contando ad oggi 8 siti, 31 depositi su tutto il territorio nazionale e due centri di eccellenza: Savigliano (Cuneo) per i treni pendolino ad alta velocità, basati sulla tecnologia tilting e i treni regionali, e Bologna, per il segnalamento ferroviario e i sistemi di trazione;

nel febbraio 2017 Alstom, il Ministero dello sviluppo economico, la Regione Piemonte e la Regione Lombardia hanno siglato un protocollo d'intesa per svolgere attività di ricerca industriale e sviluppo sperimentale nei siti di Alstom di Savigliano e Sesto San Giovanni (Milano);

nel settembre 2017 il Governo francese, azionista al 19,9 per cento, ha annunciato l'avvio delle procedure per la fusione multimiliardaria tra Alstom, società simbolo transalpina, e Siemens Mobility, la controllata del colosso industriale tedesco che si occupa di mobilità e attività ferroviarie, per creare così un "campione industriale europeo", un gigante europeo nel settore ferroviario per quanto riguarda rotaie, treni di tutti i tipi, locali, ad alta velocità e quelli hi-tech a lievitazione magnetica, metropolitane e tram da circa 16 miliardi di dollari di fatturato all'anno, fusione che richiederebbe l'approvazione della Commissione europea ed in particolare dell'Antitrust;

sempre nel settembre 2017, a Milano, è avvenuto un incontro tra sindacati e rappresentanti della multinazionale francese, i cui punti all'ordine del giorno sono stati il rinnovo del premio di produzione e le garanzie occupazionali dopo l'annunciata sinergia tra i gruppi Alstom e Siemens;

la futura nuova società, con sede centrale a Parigi e quotata in borsa francese, sarebbe diventata il secondo gruppo mondiale nel settore, dopo la holding statale cinese Crrc, che costruisce nella China Mainland, in Asia ed in Africa;

nel novembre 2018 la Commissione europea blocca il progetto di una maxiunione fra Alstom e Siemens Mobility, branca di Siemens AG specializzata in mobilità, esprimendo una serie di obiezioni all'accordo, ritenuto incompatibile con il mercato continentale per il timore di un duopolio fra i due colossi aziendali e costringendo a congelare l'intesa, in attesa di misure correttive ai segmenti come treni ad alta velocità, sistemi di controllo e network regionali;

il 12 dicembre 2018, a seguito delle obiezioni alla proposta avvenuta del 29 ottobre scorso, le due società hanno assunto l'impegno di presentare una soluzione per arrivare ad una riduzione del fatturato con la cessione di attività ad altri costruttori - tecnologie per i treni ad alta velocità e attività di segnalazione di Alstom in Europa, oltre ad alcuni asset di segnalazione Siemens per rispondere alle preoccupazioni europee in tema di antitrust; più precisamente, per quanto riguarda il segnalamento i prodotti in questione sono TCS e interlocking riguardante circa 600 persone coinvolte. Per l'Italia si tratta di circa 20-30 persone sul sito di Bologna, mentre per il materiale rotabile, parrebbero essere due le possibili proposte: 1) cessione di tutte le attività riguardanti il "pendolino", dei contratti di manutenzione Pkp Polonia che coinvolgerebbe circa 80 persone e delle attività sull'ETR 610 Sbb a Savigliano che coinvolgerebbero circa 200 persone, oltre alla manutenzione pendolino Evo, che vede circa 120 persone coinvolte. Per quanto riguarda il sito di Savigliano, inoltre, verrebbero offerte le aree del reparto Fitting, reparto collaudo statico con il personale impiegatizio per poter portare a completamento la commessa NTV, cedendo anche il futuro Smart pendolino - oggi ancora in fase di progettazione; 2) cessione del treno Velaro alta velocità di Siemens;

il 18 dicembre 2018 la commissaria europea Vestager ha espresso preoccupazione per un piano di Siemens-SIEGn.DE - e Alstom-ALSO.PA, mirante a creare un campione ferroviario franco-tedesco ed il suo conseguente effetto sui treni ad alta velocità in Europa, sostenendo che la fusione tra i due gruppi ridurrebbe le possibilità di scelta dei sistemi ferroviari nazionali, danneggiando passeggeri ed imprese della logistica;

considerato che le rappresentanze sindacali unitarie, riunite in consiglio di fabbrica, seriamente preoccupate sull'evolversi della situazione occupazionale dei dipendenti ed unitamente al coordinamento nazionale, hanno richiesto con urgenza un incontro con la direzione Alstom Italia per venire a conoscenza degli effetti di tali future scelte aziendali e le eventuali ricadute occupazionali sui siti italiani sia di produzione sia di manutenzione;

rilevato che:

il gruppo Alstom, che conta 32.800 occupati in tutta Europa, più di 500 treni pendolino costruiti in Italia e venduti in 13 Paesi, tra cui il Regno Unito, la Russia, la Finlandia e la Cina, più di 400 treni regionali per operatori del trasporto pubblico, privato e regionale, sistemi ERTMS di livello 2 per le linee di alta velocità italiane, le prime in Italia ad essere attrezzate con i nuovi standard interoperativi, lo scorso anno ha annunciato un piano per dimezzare la produzione di TGV, e quindi dimezzare i livelli occupazionali, nei suoi stabilimenti francesi;

il sito produttivo di Savigliano, a partire dal 2011, ha rappresentato su scala nazionale un caso di eccellenza, aggiudicandosi commesse importanti e, ad oggi, sono occupati circa 830 dipendenti diretti tra operai ed impiegati;

è parte integrante dell'accordo tra Alstom e Siemens un patto per garantire la protezione dei rispettivi lavoratori nei prossimi 4 anni,

si chiede di sapere:

se il Ministro in indirizzo sia a conoscenza di tutto quanto esposto in premessa;

se non ritenga necessario intraprendere azioni a salvaguardia del futuro di una realtà produttiva di alta specializzazione, come l'Alstom Ferroviaria SpA, in particolare nello specifico del sito di Savigliano, uno dei complessi di eccellenza per la realizzazione di treni regionali (JAZZ e, ad alta velocità, NTV e pendolino) ed un esempio di Industria 4.0 con una sala di realtà virtuale 3D all'avanguardia, che permette ai nostri ingegneri di progettare treni per una manutenzione più agevole;

se non ritenga utile mettere in campo azioni concrete ed immediate, essendo il settore ferroviario fortemente strategico per il nostro Paese, alla luce del fatto che il prossimo 18 febbraio 2019 la Commissione europea dovrà decidere sull'approvazione delle proposte dei due gruppi industriali e sull'eventuale costituzione della nuova società Alstom-Siemens.

(3-00483)