• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE

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Atto a cui si riferisce:
S.3/00479 L'ABBATE, ANGRISANI, COLTORTI, CORBETTA, DI GIROLAMO, DRAGO, FENU, GAUDIANO, LA MURA, LEONE, MININNO, MORONESE, NUGNES, ORTOLANI, PIARULLI, QUARTO, ROMANO, SANTILLO, TURCO, URRARO - Al...



Atto Senato

Interrogazione a risposta orale 3-00479 presentata da PASQUA L'ABBATE
venerdì 21 dicembre 2018, seduta n.076

L'ABBATE, ANGRISANI, COLTORTI, CORBETTA, DI GIROLAMO, DRAGO, FENU, GAUDIANO, LA MURA, LEONE, MININNO, MORONESE, NUGNES, ORTOLANI, PIARULLI, QUARTO, ROMANO, SANTILLO, TURCO, URRARO - Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare. - Premesso che, a quanto risulta agli interroganti:

la discarica Martucci è sorta nel 1982, all'interno dell'agro di Conversano (Bari), in passato l'area era nota come "conca d'oro" per la fertilità delle terre. Tra la fine degli anni '70 e gli inizi degli anni '80 il territorio tra Mola e Conversano è stato interessato dall'escavazione non autorizzata di terreno destinato all'agricoltura, smisurate voragini, spesso riempite abusivamente da ogni tipo di rifiuto;

l'Ufficio tecnico del Comune di Conversano il 10 luglio 1982 verificava che un ampio tratto della strada comunale "esterna Pozzovivo", in contrada Martucci, era stato completamente distrutto dall'attività di una cava abusiva, con un'ampia voragine profonda 10 metri. Da allora, quella strada è scomparsa;

considerato che, risulta agli interroganti:

la discarica Martucci è sorta ufficialmente il 5 agosto 1983. Inoltre, con decreto del presidente della Giunta regionale n. 292 del 15 maggio 1984 veniva autorizzato l'esercizio provvisorio di una discarica di rifiuti solidi urbani in una cava sita in agro di Conversano, in contrada Martucci. Il Comune approvava il 31 maggio 1985 il progetto di adeguamento della discarica del signor Lombardi, che prevedeva un notevole ampliamento della superficie e lo sbancamento di circa un milione di metri cubi di terra rossa, e concedeva l'autorizzazione edilizia. Nell'agosto 1986 Lombardi presentava alla Regione Puglia il progetto di adeguamento della discarica, per ottenere l'autorizzazione definitiva, e prevedeva ai lati del primo lotto in esercizio altri due lotti, per complessivi 20 ettari. La Giunta regionale pugliese approvava il 14 ottobre 1986 il progetto di adeguamento e ampliamento della discarica in contrada Martucci;

nel 1987 la discarica occupava così un'area molto vasta; in quell'anno risultava che smaltisse 100.000 tonnellate di rifiuti solidi urbani, di cui circa 10.000 provenienti da Mola. Nell'aprile 1988 la discarica Lombardi ospitava anche rifiuti provenienti da Firenze e da alcune città dell'Italia settentrionale;

nei decenni successivi molteplici sono stati gli ulteriori interventi di ampliamento, le proteste da parte di cittadini e associazioni, le contestazioni circa le modalità di gestione della discarica, che conducevano l'autorità giudiziaria a effettuare i primi sequestri;

in data 24 aprile 2007 il Nucleo operativo ecologico (NOE) dei Carabinieri disponeva il sequestro preventivo della discarica della "Lombardi Ecologia" per una serie di irregolarità rilevate nella sua gestione. Il presidente pro tempore della Regione Puglia, Nichi Vendola, prometteva che la discarica (III lotto) avrebbe chiuso entro il 31 dicembre 2009 ("Vendola chiude Martucci. Finalmente", in "Conversano Web - La voce del paese", del 7 novembre 2009), seguivano invece una serie di proroghe. Proprio per questo, il 19 agosto 2010 si svolgeva una manifestazione contro le proroghe e il sopralzo della discarica e la costituzione del "comitato Riprendiamoci il futuro" ("Corriere del Mezzogiorno", "Discarica di Conversano, il sit-in al Tar Gli ambientalisti: «Bomba ecologica»", del 9 settembre 2010);

si sono registrati diversi tentativi per sperimentare nuove forme di gestione della discarica, che tuttavia non sono risultati risolutivi e non hanno evitato i successivi sequestri. Eloquente il gesto dimostrativo di un dipendente della "Lombardi Ecologia", che con un escavatore si è recato in contrada San Vincenzo, scavando e portando in superficie residui di rifiuti che, secondo i Carabinieri del NOE, sarebbero stati illecitamente interrati dalla stessa società;

l'11 maggio 2012 i Carabinieri del NOE di Bari, sotto la direzione della Procura della Repubblica di Bari, in seguito alle rivelazioni del dipendente, hanno sottoposto a sequestro penale sei aree adibite a discariche non autorizzate di rifiuti di diversa tipologia, ubicate a Mola di Bari (3 siti), Acquaviva delle Fonti, Conversano e Triggiano. Sono stati dissotterrati numerosi rifiuti in diverse aree coltivate (e non) riconducibili alla Lombardi Ecologia, tra cui Pozzovivo, Mola e Martucci a Conversano ("Quotidiano Italiano", del 29 giugno 2015);

il 10 maggio 2018 il giudice dell'udienza preliminare del Tribunale di Bari, Antonio Diella, ha assolto gli imputati, titolari e tecnici della società "Lombardi Ecologia Srl" proprietaria della discarica, componenti della commissione di collaudo regionale, che erano accusati di avere omesso i controlli e l'amministratore della società "Progetto gestione bacino Bari 5" che gestisce l'impianto. La sentenza è stata emessa al termine di un processo celebrato con il rito abbreviato. Nel procedimento erano costituite parti civili il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, la Regione Puglia, la città metropolitana di Bari, nove Comuni, Legambiente e WWF, che avevano chiesto risarcimenti per danni milionari;

tuttavia restano ancora irrisolti e poco chiari molti aspetti relativi alla discarica Martucci, su cui, a parere degli interroganti, sarebbe necessario fare opportuni controlli,

si chiede di sapere quali iniziative di competenza il Ministro in indirizzo intenda assumere al fine di ovviare alle criticità evidenziate, in particolare per quanto riguarda la vigilanza, l'impatto ambientale sul territorio interessato e la tutela delle falde acquifere in un sito che risulta gravemente compromesso.

(3-00479)