• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

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Atto a cui si riferisce:
C.4/01875 (4-01875)



Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-01875presentato daSUT Lucatesto diMartedì 18 dicembre 2018, seduta n. 102

   SUT. — Al Ministro dello sviluppo economico. — Per sapere – premesso che:

   l'energia svolge un ruolo cruciale nello sviluppo di un Paese sia come fattore abilitante, in quanto usufruire di energia a basso costo e a basso impatto ambientale è fondamentale per lo sviluppo delle imprese e delle famiglie, sia come fattore di crescita in sé;

   al fine di assicurare un'energia più competitiva e sostenibile, la Commissione europea nel 2007 ha gettato le basi per la politica energetica europea e successivamente, nel 2008, ha approvato il pacchetto clima ed energia (decisione n. 406/2009/CE), il primo di una lunga serie di provvedimenti per la governance del settore tesi a ridurre le emissioni dei gas a effetto serra e stimolare l'internalizzazione dei costi ambientali associati ai cambiamenti climatici;

   in linea con i suddetti provvedimenti e nell'ottica di definire un percorso di decarbonizzazione per l'Italia, con il decreto interministeriale dell'8 marzo 2013 è stata approvata la strategia energetica nazionale (Sen) con cui si sono previste la chiusura di tutte le centrali a carbone entro il 2025 e l'adozione di misure per raggiungere i traguardi di crescita sostenibile e tutela dell'ambiente attraverso le energie rinnovabili e l'efficienza energetica;

   la centrale di Monfalcone (Gorizia) è ubicata su un'area di circa 20 ettari lungo la sponda orientale del Canale Valentinis, nella zona industriale del comune di Monfalcone, adiacente all'area del porto commerciale;

   la società A2A, proprietaria dell'impianto, ha previsto la trasformazione della sezioni a carbone in una centrale a ciclo combinato alimentata a gas naturale da circa 800 megawatt elettrici, compresa la realizzazione di un metanodotto quale opera connessa al corpo principale;

   a parere dell'interrogante, in linea con gli obiettivi comunitari sopra citati, avrebbe più senso riconvertire la centrale di Monfalcone in un mega impianto di accumulo in grado di fornire la stessa capacità di una grande turbina a gas o di una centrale a carbone;

   in particolare, per raggiungere gli 800 megawatt elettrici attualmente garantiti dalla centrale, si tratterebbe di installare una moltitudine di impianti fotovoltaici diffusi sui tetti della regione Friuli Venezia Giulia, attrezzati con batterie per accumulo, di pari potenza e, all'interno del sito occupato dalla centrale, installare una centrale di solo accumulo per compensare i picchi di richiesta nei periodi sfavorevoli;

   si tratta di un sistema ramificato e diffuso costituito dalla messa in rete degli impianti fotovoltaici distribuiti sul territorio che accumuleranno collettivamente l'energia prodotta e la renderanno disponibile sia per l'alimentazione dei propri fabbisogni che per l'immissione in rete –:

   se il Ministro interrogato non ritenga di fornire, per quanto di competenza, i dati relativi all'andamento della produzione di energia ovvero il valore di potenza elettrica immessa in rete dalla centrale almeno ogni 15 minuti, negli ultimi due anni di attività, al fine di valutare la fattibilità della conversione della stessa in un mega impianto di accumulo.
(4-01875)