• Testo ODG - ORDINE DEL GIORNO IN ASSEMBLEA

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Atto a cui si riferisce:
C.9/01334-AR/0 ...    premesso che:     esaminato l'A.C. 1334 recante Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2019 e bilancio pluriennale per il triennio...



Atto Camera

Ordine del Giorno 9/01334-AR/030presentato daORRICO Anna Lauratesto diSabato 8 dicembre 2018, seduta n. 97

   La Camera,
   premesso che:
    esaminato l'A.C. 1334 recante Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2019 e bilancio pluriennale per il triennio 2019-2021;
    nel quadro delle misure finalizzate alla riduzione della pressione fiscale il provvedimento in esame prevede l'estensione dell'imposta sostitutiva unica con aliquota del 15 per cento ai contribuenti che hanno conseguito ricavi, ovvero percepito compensi, nell'anno precedente fino a 65 mila euro;
    la disposizione citata prevede che non possano avvalersi del nuovo regime forfettario gli esercenti attività d'impresa, arti o professioni che partecipano contemporaneamente a imprese familiari, soggetti che vanno ad aggiungersi a quelli già esclusi dal regime forfettario sulla base della normativa vigente, che partecipano a società di persone, ad associazioni ovvero a società a responsabilità limitata o ad associazioni in partecipazione;
    il mondo delle piccole e micro imprese, così come quello delle startup si alimenta di sistemi come il work for equity e l’equity crowdfunding che consentono a tanti professionisti di investire in società di capitali o di associarsi per avviare una attività di impresa;
    ci sono molti liberi professionisti che decidono di investire quote in società di capitali attraverso il work for equity e l’equity crowdfunding o di avviare una attività di impresa con altri professionisti;
    in Italia fare impresa presenta una serie di barriere all'ingresso dovute alla burocrazia e alla difficoltà di reperire capitali di investimento, gap colmato spesso con l'intervento in fase seed di liberi professionisti che mettono a disposizione i loro risparmi;
    è da rilevare, altresì, che qualora un proprietario di quote volesse alienarle, oltre alla difficoltà a reperire soggetti acquirenti a causa della rigidità del mercato, si troverebbe anche a dover sostenere ingenti spese notarili e tasse; il libero professionista titolare di quote di impresa non è necessariamente un imprenditore e, quindi, verrebbe discriminato senza motivo fondato;
    in questo quadro la suddetta previsione di esclusione, secondo i sottoscrittori del presente atto, reca inevitabili effetti negativi: iscrive una seria ipoteca sulla sopravvivenza delle imprese di cui i professionisti sono detentori di quote, disincentiva l'utilizzo di strumenti partecipativi al capitale delle imprese come il work for equity e l’equity crowfounding per il finanziamento delle startup e delle piccole imprese, scoraggia l'investimento in startup italiane da parte dei liberi professionisti che magari dirotteranno i loro capitali su investimenti in società di Paesi con un regime fiscale più favorevole; disincentiva, infine, la nascita di nuove imprese frutto dell'aggregazione di liberi professionisti,

impegna il Governo:

nel rispetto dei vincoli di finanza pubblica, a valutare l'opportunità di non escludere o apportare eventuali variazioni del regime forfetario di tutti i liberi professionisti che hanno quote in società, associazioni, imprese familiari.
9/1334-AR/30. (Testo modificato nel corso della seduta)  Orrico, Rizzone.