• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

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Atto a cui si riferisce:
C.4/01799 (4-01799)



Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-01799presentato daCUNIAL Saratesto diGiovedì 6 dicembre 2018, seduta n. 95

   CUNIAL. — Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, al Ministro della salute, al Ministro delle politiche agricole alimentari, forestali e del turismo. — Per sapere – premesso che:

   proprio in questi, giorni la Commissione, il Consiglio e il Parlamento europeo sono riuniti a Bruxelles per parlare della politica agricola comune (Pac) post 2020 e avviare un negoziato per approvare il nuovo regolamento dell'Unione europea. Questi ultimi mesi del 2018 e i primi del 2019 saranno decisivi;

   il comitato «Cambiamo Agricoltura» presieduto da Fai, FederBio, Aiab, Wwf, Legambiente, Medici per l'ambiente, Lipu, Pro Natura e Associazione Biodinamica ha lanciato un appello per chiedere una Pac che non favorisca l'agricoltura ad alto uso di chimica di sintesi che già prende il 97 per cento dei sussidi per lo sviluppo del settore, inquinando l'ambiente e avvelenando le falde acquifere e i suoli;

   ogni anno oltre 130 mila tonnellate di pesticidi vengono sparsi sui suoli, contaminando le falde e gli alimenti che ogni giorno si mettono in tavola (rapporto di Cambia La Terra, 2018). Dal 1945 la produzione globale di pesticidi è passata da 0,1 a 2,7 milioni di tonnellate. Secondo le stime della Fao, il giro d'affari mondiale legato al commercio e alla vendita di pesticidi è di 500 miliardi di dollari all'anno;

   l'esposizione a pesticidi aumenta i rischi sanitari non solo per chi li usa (agricoltori) ma anche per i loro figli (a causa della trasmissione transgenerazionale del rischio), per chi vive in prossimità di campi trattati e per chi li assume con l'alimentazione (soprattutto i bambini). Ad oggi le distanze minime nella normativa nazionale di riferimento (Pan) sono meramente indicazioni non vincolanti e non sono sufficienti a garantire le popolazioni in aree rurali dalla contaminazione di queste sostanze;

   le principali conseguenze sanitarie sono alterazione di vari sistemi ormonali, malattie metaboliche (compresi obesità e diabete), riduzione della fertilità, malattie respiratorie, malattie croniche neurodegenerative (Parkinson, Alzheimer), alterazioni dello sviluppo neuro-cognitivo dei bambini e cancro (soprattutto leucemia infantile) (Di Ciaula, Isde);

   da una ampia letteratura emerge che i pesticidi rivestono un ruolo centrale anche per l'insorgenza delle malattie non trasmissibili (neurodegenerative, tumorali, metaboliche e altro);

   l'ultimo rapporto sui pesticidi nelle acque (Ispra) delinea un quadro allarmante, evidenziando tassi di contaminazione superiori ai limiti in quasi un quarto dei punti di monitoraggio di superficie. L'Ispra sostiene che «la contaminazione è sottostimata, per il fatto che in vaste aree del centro-sud, il monitoraggio non è ancora adeguato e per la reale persistenza di certe sostanze difficilmente reversibile»;

   ad oggi i limiti di legge non appaiono adeguati a tutelare efficacemente la salute umana, principalmente perché non considerano gli effetti cumulativi dei pesticidi e delle interazioni dei pesticidi con altri inquinanti;

   una direttiva della Unione europea (2009/128) impone che «gli utilizzatori professionali di pesticidi adottino le pratiche o i prodotti che presentano il minor rischio per la salute umana e l'ambiente tra tutti quelli disponibili per lo stesso scopo» –:

   quali iniziative, in applicazione del principio di precauzione, i Ministri interrogati intendano intraprendere per disincentivare l'impiego dei prodotti chimici di sintesi, dannosi per la salute dei cittadini e dell'ambiente;

   quali iniziative i Ministri interrogati intendano intraprendere per garantire quella transizione agro-ecologica tale da garantire la biodiversità, l'efficienza dei processi biologici e la diversificazione dei sistemi di produzione;

   se i Ministri interrogati intendano promuovere una regolamentazione più severa dei prodotti chimici di sintesi e il totale disincentivo al loro utilizzo;

   se i Ministri interrogati intendano adottare iniziative per garantire al settore strumenti idonei alla regolazione e al riequilibrio dei mercati, strumenti che garantiscano prezzi equi per produttrici e produttori e che favoriscano la redistribuzione delle sovvenzioni Pac alle piccole e medie imprese attraverso l'imposizione di tetti massimi per i contributi.
(4-01799)