• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE

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Atto a cui si riferisce:
C.5/01047 (5-01047)



Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-01047presentato daCENNI Susannatesto diMercoledì 5 dicembre 2018, seduta n. 94

   CENNI, FREGOLENT, CIAMPI e PEZZOPANE. — Al Ministro dello sviluppo economico, al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare. — Per sapere – premesso che:

   quella «geotermica» è una forma di energia naturale che trova origine dal calore della terra e, tra le energie rinnovabili, ha un valore aggiunto che condivide soltanto con l'idroelettrico: la continuità della produzione. La geotermia, quindi, può essere intesa come un elemento importante per la «green economy» e un sostegno significativo per sviluppare politiche «low carbon»;

   lo sviluppo corretto della geotermia può portare con sé effetti positivi, contribuendo in maniera importante alla lotta contro i cambiamenti climatici;

   l'Italia è paese dove l'energia geotermica è stata sfruttata per la prima vota a fini industriali, inaugurando anche importanti esperienze di teleriscaldamento ad uso civile, consentendo l'uso di fonti fossili per il riscaldamento domestico. Il nostro Paese è infatti uno dei principali produttori di energia geotermica a livello mondiale;

   attraverso strumenti di sostegno pubblico le fonti rinnovabili (Fer) hanno consolidato negli ultimi anni un ruolo di primo piano nell'ambito del sistema energetico italiano. Con il decreto ministeriale 23 giugno 2016, sono stati introdotti incentivi per l'energia elettrica prodotta da fonti rinnovabili diverse dal fotovoltaico;

   la nuova Strategia energetica nazionale, adottata dal Governo pro tempore nel mese di novembre 2017, considera lo sviluppo delle fonti rinnovabili come funzionale non solo alla riduzione delle emissioni ma anche al contenimento della dipendenza energetica, prefissando l'obiettivo al 2030 del 28 per cento di consumi da rinnovabili rispetto ai consumi complessivi;

   i nuovi incentivi verranno erogati nel rispetto del tetto complessivo di 5,8 miliardi di euro annui;

   l'ultimo schema di decreto sugli incentivi alle energie rinnovabili (denominato Fer 1) redatto dal Ministero dello sviluppo economico, avrebbe avuto il via libera dal Ministero dell'Ambiente e della tutela del territorio e del mare, e sarebbe stata trasmessa alla Corte dei Conti;

   secondo i media nello schema di tale provvedimento non sarebbero stati inseriti i fluidi geotermici a media ed alta entalpia;

   tale indiscrezione avrebbe allarmato operatori del settore, concentrati fondamentalmente in Toscana e associazioni categoria, oltre a numerose comunità, rispetto alle ricadute negative per lo sviluppo economico, occupazionale e sociale locale che potrebbe causare un improvviso annullamento degli incentivi;

   ad oggi Camera e Senato non sono state interessate da alcun passaggio rispetto a tale schema di decreto;

   come riportato sul sito del Ministero dello sviluppo economico, il 27 novembre 2018, il Sottosegretario per lo sviluppo economico con delega all'energia Davide Crippa ha dichiarato: «Lo schema di decreto di incentivazione FER1, al momento in fase di approvazione, non comprende tutte le fonti energetiche rinnovabili, ma solo quelle con una pluralità di operatori ed un basso livello di costi. Il decreto prevede infatti l'assegnazione degli incentivi sulla base di aste a ribasso che premieranno gli operatori capaci di produrre l'energia da fonti rinnovabili a minor costo. La geotermia più avanzata tecnologicamente, proprio per la sua ridotta offerta complessiva ed i pochissimi operatori, verrebbe penalizzata dalla partecipazione a questo meccanismo. A tal fine, abbiamo previsto di inserire la geotermia in un altro decreto di prossima emanazione (FER2) sul quale, anche in questo caso, avvieremo un confronto con le Associazioni e gli operatori del settore. Il decreto FER2 permetterà di assicurare una disciplina più organica alla geotermia, promuovendo la qualificazione tecnologica e soprattutto quella ambientale, sotto il profilo dell'abbattimento delle emissioni anche degli impianti esistenti. L'obiettivo è quello di andare incontro alle preoccupazioni provenienti dai Comitati di cittadini presenti sui territori»;

   le aree geotermiche nel nostro Paese sono chiaramente definibili;

   la regione Toscana sta aggiornando le proprie normative in materia conciliando sviluppo geotermico e sostenibilità ambientale, consapevole della necessita di incentivare e garantire al massimo ogni sforzo per utilizzare tecnologie di nuova generazione nello sfruttamento geotermico e di garantire controlli e monitoraggio sull'esistente e informazioni alle comunità locali –:

   quali siano le determinazioni del Governo in materia di geotermia e se, nella fase di redazione dei provvedimenti «Fer1» e «FER2» siano stati sentiti regione, comuni, imprese e sindacati interessati.
(5-01047)