• Testo MOZIONE

link alla fonte scarica il documento in PDF

Atto a cui si riferisce:
C.1/00084    premesso che:     a seguito delle dichiarazioni rilasciate dal Commissario europeo per la sicurezza, Sir Julian King, che nel corso di un evento svoltosi il 22 marzo 2017...



Atto Camera

Mozione 1-00084presentato daD'UVA Francescotesto diGiovedì 29 novembre 2018, seduta n. 93

   La Camera,

   premesso che:

    a seguito delle dichiarazioni rilasciate dal Commissario europeo per la sicurezza, Sir Julian King, che nel corso di un evento svoltosi il 22 marzo 2017 a commemorazione degli attentati avvenuti a Bruxelles nel 2016, ha sottolineato la crescente minaccia dell'estremismo violento nel Vecchio continente, che contraddistingue pressoché tutti i Paesi, il Parlamento europeo ha approvato la risoluzione del 25 ottobre 2018 sull'aumento della violenza neofascista in Europa (2018/2869(RSP));

    nel testo approvato, il Parlamento dell'Unione europea condanna in modo netto gli attacchi terroristici, gli assassini, la violenza psicologica, le aggressioni fisiche violente e le marce delle organizzazioni neofasciste e neonaziste che hanno avuto luogo in vari Paesi dell'Unione europea e chiede agli Stati membri di condannare e punire con fermezza tali crimini, adottando misure idonee a prevenire, condannare e contrastare i reati generati dall'odio;

    ogni Paese europeo deve necessariamente ripensare le proprie strategie in materia culturale, educativa e formativa, coinvolgendo le istituzioni, le donne e gli uomini che ricoprono cariche pubbliche;

    un'ipotesi interessante è quella di indirizzare azioni concrete quali viaggi presso i luoghi della memoria, o condurre le giovani generazioni verso un reale sentimento corale nella celebrazione del «Giorno della memoria», in modo che non sia limitato ad un mero rito simbolico, quanto piuttosto un punto di approdo di una ricerca e di un apprendimento che deve attraversare l'educazione scolastica e formativa;

    gli educatori hanno a disposizione un ventaglio ampio di strumenti per perseguire tale obiettivo: l'insegnamento della storia, perché il passato non venga dimenticato e diventi parte integrante del bagaglio culturale delle giovani generazioni; la letteratura, soprattutto quella di natura esperienziale legata alla narrazione della violenza perpetuata storicamente;

    la musica, come veicolo semplice di emozioni; lo sport, inteso come momento di aggregazione, di fratellanza e di complicità; il viaggio come approccio poliedrico e multisensoriale, e legato ad una dimensione di interdisciplinarietà, evitando la retorica che influenza negativamente la curiosità facendo scemare la motivazione;

    occorre intervenire per disciplinare l'utilizzo di internet, in modo da valorizzare le sue enormi potenzialità dal punto di vista della conoscenza ed educare al contempo all'utilizzo saggio della rete, ragionato e critico, così da formare cittadini consapevoli;

    ruolo di grande rilievo riveste, oltre alla già citata cultura, lo sport mainstream, inteso tanto quanto luogo di aggregazione e socializzazione quanto luogo collettivo di esperienza che nella sua fruizione e partecipazione non può più prevedere, come a lungo tollerato, la presenza di sacche di illegalità e mancanze di regole che molto spesso hanno permesso il proliferare proprio di questi comportamenti oltre alla creazione di dinamiche di proselitismo fra i giovani;

    istruzione e formazione rappresentano le colonne portanti del processo di ripensamento di una strategia formativa realmente efficace. Occorre conoscere la violenza del passato, metabolizzarla ed essere dunque aperti ad un processo educativo capace di slegarsi e di emanciparsi da qualsiasi condizionamento sovrastrutturale in grado di sporcare le fasi di crescita e maturazione dei nostri giovani,

impegna il Governo:

1) in linea con quanto definito nella risoluzione approvata dal Parlamento europeo, a porre in essere tutte le iniziative di competenza volte a contrastare l'attività delle organizzazioni che incitano all'odio e alla violenza negli spazi pubblici e online, perché si argini in maniera tangibile e concreta la diffusione di narrazioni violente ed astiose, soprattutto su internet;

2) in tale ambito, ad impegnarsi nella diffusione di un chiaro messaggio rivolto al pubblico attraverso un'azione politica orientata a far comprendere che i crimini di odio, l'intolleranza e la discriminazione nei confronti di qualsiasi gruppo costituiscono una minaccia per tutta la società;

3) a incoraggiare e sostenere percorsi comunitari di contrasto ad ogni forma di linguaggio d'odio e di violenza di tutti gli estremismi politici, con particolare riguardo a quelli neofascisti e neonazisti.
(1-00084) «D'Uva, Molinari».