• Testo della risposta

link alla fonte scarica il documento in PDF

Atto a cui si riferisce:
C.4/00314 (4-00314)



Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 28 novembre 2018
nell'allegato B della seduta n. 92
4-00314
presentata da
PALAZZOTTO Erasmo

  Risposta. — La vicenda della scomparsa dei velisti Aldo Revello (cittadino italiano) e Antonio Voinea (di nazionalità romena), che si trovavano a bordo dell'imbarcazione a vela «Bright» in navigazione nell'oceano Atlantico, è stata seguita sin dal principio con la massima attenzione dall'Ambasciata a Lisbona e dalla Farnesina, in stretto contatto con le altre amministrazioni coinvolte ciascuna per i rispettivi ambiti di intervento (segnatamente, il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti e il Ministero della difesa).
  Il 2 maggio 2018 la guardia costiera portoghese ha rilevato l'ultima posizione della barca a vela a circa 700 chilometri a est del porto di Ponta Delgada (isole Azzorre), nelle acque territoriali portoghesi, dando tempestiva comunicazione della presenza a bordo di due cittadini italiani alla centrale operativa del nostro comando generale delle capitanerie di porto.
  Le autorità marittime portoghesi hanno altresì dato immediato avvio alle ricerche in mare, con ingenti mezzi di soccorso.
  Appresa la notizia dalla guardia costiera italiana, l'ambasciata a Lisbona, in stretto raccordo con la Farnesina, è prontamente intervenuta a più riprese presso le competenti autorità portoghesi per sensibilizzarle affinché ogni sforzo fosse profuso per giungere al ritrovamento dei signori Revello e Voinea, auspicando in particolare che le operazioni di ricerca potessero durare il più a lungo possibile.
  Il 5 maggio 2018, dopo tre giorni di intense ricerche, le autorità portoghesi hanno deciso di sospendere le operazioni. La nostra rappresentanza è pertanto nuovamente intervenuta chiedendo con fermezza la ripresa delle attività di ricerca. Ciò, non solo per sostenere le richieste dei familiari – con i quali la Farnesina si è sempre mantenuta in costante contatto – ma anche in considerazione del fatto che in passato erano stati registrati casi di sopravvivenza per diverse settimane di naufraghi su «zattere» alla deriva.
  Il 7 maggio 2018 è stata ribadita alle autorità portoghesi l'aspettativa italiana che le operazioni di ricerca potessero riprendere quanto prima, anche in concomitanza con l'imminente arrivo di una nave militare italiana nella zona. La fregata «Alpino» della nostra Marina militare, di passaggio nell'area per esercitazioni, aveva infatti previsto di iniziare il 7 maggio delle perlustrazioni, che poi si sono effettivamente protratte fino al giorno seguente, l'8 maggio.
  Il passo compiuto dalla Farnesina al più alto livello politico ha ottenuto come risultato la ripresa del comando delle operazioni da parte di un'unità della Marina militare portoghese, lacuale ha atteso l'arrivo della nave italiana e ha assunto il compito di On scene commander (Osc).
  Il 9 maggio 2018, dopo sette giorni di capillari attività su una vastissima area dell'oceano Atlantico, le autorità di Lisbona hanno comunicato che le ulteriori ricerche effettuate non avevano, purtroppo, avuto alcun esito e che sarebbero pertanto cessate, questa volta definitivamente. Anche la nave italiana ha lasciato l'area per riprendere la sua iniziale rotta.
  Le autorità portoghesi hanno dedicato complessivamente alle operazioni di ricerca oltre 70 ore, partendo peraltro dal presupposto che – considerata la temperatura del mare nella zona (circa 16°C) – i tempi previsti di sopravvivenza in acqua in simili circostanze sono di circa 27 ore.
Il Sottosegretario di Stato per gli affari esteri e la cooperazione internazionale: Ricardo Antonio Merlo.