• Testo ODG - ORDINE DEL GIORNO IN ASSEMBLEA

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Atto a cui si riferisce:
C.9/01346/055    premesso che:     il provvedimento in esame, presenta diverse gravi criticità tra le quali non si può non citare innanzitutto l'eliminazione dei permessi di soggiorno per...



Atto Camera

Ordine del Giorno 9/01346/055presentato daMOR Mattiatesto diMartedì 27 novembre 2018, seduta n. 91

   La Camera,
   premesso che:
    il provvedimento in esame, presenta diverse gravi criticità tra le quali non si può non citare innanzitutto l'eliminazione dei permessi di soggiorno per motivi umanitari, che determinerà una crescita esponenziale del livello di insicurezza nel nostro Paese, facendo venir meno quello che fino ad oggi era un fondamentale strumento di integrazione: quale conseguenza delle disposizioni approvate, sarà pertanto inevitabile una crescita esponenziale delle situazioni di marginalità e irregolarità, della propensione a delinquere da parte di persone abbandonate e senza nessuna possibilità di integrazione, e la condanna definitiva di molti migranti ad una nuova condizione di irregolarità, pregiudicando in modo irrimediabile il percorso di integrazione finora intrapreso, e dimenticando che un livello di sicurezza efficace ed effettivo può essere garantito solo da una compiuta integrazione delle persone che vivono sul nostro territorio;
    altrettanto grave è il sostanziale smantellamento del Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati (SPRAR), un sistema che esiste da oltre sedici anni, considerato come il sistema «modello» da presentare in Europa, e che ha dimostrato che solo l'accoglienza in strutture diffuse, seguite da personale qualificato in numero adeguato e attraverso una appropriata distribuzione sul territorio dei richiedenti asilo, può agevolare l'autonomia e l'indipendenza delle persone, da un lato, ed i processi di integrazione dall'altro;
    il suo smantellamento determinerà dunque un grave pericolo per la sicurezza pubblica, determinando da un lato il forte rischio dell'insorgere di tensioni sociali determinate dall'accresciuto numero di persone in condizione di marginalità e irregolarità nei grandi centri abitati, e dall'altro, un contestuale peggioramento delle condizioni di vita per i migranti all'interno dei Centri di accoglienza straordinaria (CAS), con il conseguente aumento delle esigenze di controllo e di sicurezza da parte delle Forze dell'ordine, nonché dei costi a carico della collettività;
    altrettanto grave appare quanto disposto dall'articolo 14 che in materia di cittadinanza, ha previsto, tra le altre disposizioni, un raddoppio dei tempi amministrativi massimi, da 24 a 48 mesi, entro i quali si debbano concludere i procedimenti di riconoscimento della cittadinanza per matrimonio e per cosiddetta naturalizzazione,

impegna il Governo

alla luce del nuovo termine introdotto che appare particolarmente lungo, ad adottare ogni iniziativa utile atta a velocizzare il lavoro delle pubbliche amministrazioni interessate, al fine di metterle in condizioni di concludere l'esame delle domande in termini assai più brevi e possibilmente, entro i 30 mesi successivi alla presentazione dell'istanza.
9/1346/55. Mor.