• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE

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Atto a cui si riferisce:
C.5/01003 (5-01003)



Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-01003presentato daFIANO Emanueletesto diMartedì 27 novembre 2018, seduta n. 91

   FIANO, MIGLIORE, CECCANTI, MARCO DI MAIO, GIORGIS, MARTINA, ORFINI, POLLASTRINI, ROTTA, ASCANI, ZAN, QUARTAPELLE PROCOPIO, GIACOMELLI, SERRACCHIANI, ENRICO BORGHI, PEZZOPANE, SENSI, NAVARRA, CARLA CANTONE, RIZZO NERVO, D'ALESSANDRO, MADIA, PELLICANI, SCALFAROTTO, LACARRA, FRAGOMELI, MORASSUT, SCHIRÒ, MOR, BRUNO BOSSIO, DE MARIA, CENNI, BONOMO, UBALDO PAGANO, FREGOLENT, GRIBAUDO, VERINI, GAVINO MANCA, NOJA e MORANI. — Al Ministro dell'interno. — Per sapere – premesso che:

   da notizie a mezzo stampa si è appresa che il 12 novembre 2018, in occasione di una visita del Ministro interrogato presso la sede dell'università Lumsa a Roma, una casalinga 59enne residente a Borgo Pio, ha contestato con fischi e l'espressione «buffone» il Ministro che si accingeva ad entrare nella sala congressi;

   dalla visione di un video pubblicato su Internet, infatti, si vede che a seguito del primo fischio della signora, che si trovava peraltro sul lato opposto della strada, alcuni agenti in borghese si sono immediatamente avvicinati, intimandole di smettere subito di fischiare, e nel tentativo con le braccia di allontanarla, la signora è finita in terra;

   successivamente la signora veniva condotta in Questura, ufficialmente perché aveva rifiutato di farsi identificare; e da notizie a mezzo stampa, si apprende che giunta in Questura, e fattasi identificare, meditava di sporgere denuncia verso le azioni subite dagli agenti in borghese;

   tuttavia, il giorno successivo, dopo che, secondo le cronache di stampa, le era stato ricordato che esistono anche le denunce per calunnia, tornata in Commissariato, avrebbe chiesto di stralciare la denuncia, probabilmente intimidita dall'evolversi della situazione, mentre sembrerebbe che la signora sia stata denunciata per resistenza a pubblico ufficiale e rifiuto di fornire le proprie generalità, reati per i quali rischia almeno 6 mesi di carcere;

   come dichiarato da un testimone che ha assistito agli eventi riportati, quanto accaduto «è un fatto grave, che testimonia il brutto clima che si respira nel Paese; è nelle cose che un politico possa essere applaudito o fischiato a seconda del gradimento dei cittadini, ma se ciò viene impedito come è accaduto venerdì allora è in pericolo la nostra democrazia»;

   appaiono altrettanto gravi le notizie riportate in un'ansa in merito alla presunta identificazione avvenuta il 26 novembre da parte di agenti in borghese di due avvocate che in occasione di un comizio del Ministro interrogato a Tortolì, si sarebbero limitate a cantare, a debita distanza dal luogo del comizio, «Bella Ciao» –:

   se il Ministro interrogato non ritenga del tutto sproporzionata e immotivata la reazione degli agenti in borghese, sia in relazione all'episodio della Lumsa, a fronte dell'età della signora e della circostanza che ella si trovava dall'altra parte della strada e alla luce del fatto che era in atto una contestazione chiaramente pacifica come si evince da un video diffuso in internet, sia in merito all'episodio delle due avvocate avvenuto a Tortolì.
(5-01003)