• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

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Atto a cui si riferisce:
S.4/00866 LEONE, MONTEVECCHI, FENU, CRUCIOLI, ABATE, AGOSTINELLI, CAMPAGNA, GAUDIANO, DRAGO, DI PIAZZA, D'ANGELO, RICCARDI, TRENTACOSTE, BOTTO, CROATTI, L'ABBATE, ACCOTO, Marco PELLEGRINI, MARINELLO,...



Atto Senato

Interrogazione a risposta scritta 4-00866 presentata da CINZIA LEONE
martedì 20 novembre 2018, seduta n.060

LEONE, MONTEVECCHI, FENU, CRUCIOLI, ABATE, AGOSTINELLI, CAMPAGNA, GAUDIANO, DRAGO, DI PIAZZA, D'ANGELO, RICCARDI, TRENTACOSTE, BOTTO, CROATTI, L'ABBATE, ACCOTO, Marco PELLEGRINI, MARINELLO, MAUTONE, CORBETTA, RICCIARDI, ORTOLANI, DE LUCIA, CORRADO, RUSSO, GRANATO, PRESUTTO, LANZI, LANNUTTI, CATALFO, FLORIDIA - Al Ministro per i beni e le attività culturali - Premesso che:

l'art. 9 della Costituzione della Repubblica italiana sancisce che "La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica. Tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione", delineando i parametri della "Costituzione culturale", la quale si fonda su due principi fondamentali: la promozione e lo sviluppo della cultura e della ricerca, che impegnano lo Stato italiano a preservare, valorizzare ed incentivare il progresso culturale, scientifico e tecnico della nazione; la tutela del paesaggio e dei beni culturali ed ambientali;

la tutela del paesaggio consiste nella regolazione cosciente degli interventi e nella scelta tra i diversi interessi e tra le diverse possibilità d'uso e di destinazione del nostro patrimonio culturale;

la Repubblica si impegna a preservare l'integrità fisica dei beni culturali e la loro valorizzazione intesa come massima fruibilità per il singolo e per le formazioni sociali;

la tutela dell'ambiente rientra nella competenza esclusiva dello Stato, ai sensi dell'art. 117 della Costituzione, comma secondo, lettera s), mentre la valorizzazione dei beni culturali ed ambientali è di competenza concorrente tra Stato e Regioni così come statuito al successivo comma terzo;

preso atto che:

con la sentenza della Corte costituzionale n. 172 del 2018 è stata dichiarata l'illegittimità costituzionale dell'art. 48 della legge regionale siciliana n. 16 del 2017, evidenziando il suo contrasto con le norme di grande riforma economico-sociale contenute negli artt. 143 e 146 del decreto legislativo n. 42 del 2004 (codice dei beni culturali e del paesaggio), per eccesso di competenze rispetto a quelle attribuite alla Regione Siciliana dall'art. 14, lettera n), dello statuto, in materia di tutela del paesaggio, evidenziando ancora una volta come la stessa Regione sia incline alla violazione delle ripartizioni delle competenze tra Stato e Regioni espressamente sancite all'art. 117 della Costituzione;

la Sicilia, pur essendo detentrice di un patrimonio di alto valore storico e culturale, è costretta a subire ingenti danni erariali, oltre ad assistere inerte all'emigrazione dei suoi giovani ed alla crisi economica che da anni la tiene in ostaggio;

considerato che:

lo stato di abbandono dei parchi archeologici in Sicilia, ed in particolare lo stato di degrado del parco archeologico di monte Jato (Palermo), ridotto ad appendice del museo "Salinas" di Palermo, può essere considerato come l'emblema della mala gestio che negli anni i vari governi regionali che si sono succeduti hanno attuato a dispetto dei più elementari principi di tutela culturale ed ambientale garantiti dalla nostra Costituzione;

è evidente lo stato di "caos normativo" vigente nella Regione Siciliana, in cui la costituzione e la relativa regolamentazione dei parchi archeologici avviene in maniera frenetica, singolare e totalmente avulsa dal mondo del diritto, situazione altresì evidenziata dalla prima firmataria del presente atto nell'intervento in Aula del Senato del 23 ottobre 2018;

considerato infine che, a parere degli interroganti, è stato rilevato un danno erariale milionario a discapito della Regione Siciliana e dei seguenti Comuni: Calatafimi, Castelvetrano, Marsala, Siracusa, Segesta, Taormina, nella gestione delle biglietterie dei maggiori siti archeologici siciliani,

si chiede di sapere:

quante e quali iniziative il Ministro in indirizzo intenda intraprendere per la tutela, la valorizzazione ed il controllo della gestione dei parchi archeologici e dei beni culturali del nostro Paese;

come intenda procedere sulla governance gestionale a seguito del danno erariale che Regione e Comuni hanno subito.

(4-00866)