• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

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Atto a cui si riferisce:
C.4/01673 (4-01673)



Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-01673presentato daDEL MONACO Antoniotesto diMartedì 20 novembre 2018, seduta n. 87

   DEL MONACO, ARESTA, DEL SESTO, ERMELLINO, GRIMALDI, GRIPPA, PARENTELA, ROBERTO ROSSINI e VILLANI. — Al Ministro dell'interno. — Per sapere – premesso che:

   la legge 2 luglio 2002, n. 133, ha rimesso al Ministero dell'interno la competenza ad adottare i provvedimenti e le direttive per tutelare e proteggere le persone esposte a particolari situazioni di rischio di natura terroristica o correlate al crimine organizzato;

   in base a tale normativa, all'interno del dipartimento della pubblica sicurezza, è stato istituito l'Ucis che provvede a disporre le misure di tutela e a gestire l'intero sistema di protezione, raccogliendo e analizzando tutte le segnalazioni provenienti dalle prefetture e relative alle singole situazioni di rischio;

   come ha ricordato recentemente lo stesso Ministro interrogato, il nostro Paese spende circa 250 milioni di euro all'anno per le scorte; le persone sotto tutela sono 585 e 2.072 sono gli uomini in divisa che affiancano quotidianamente politici, sindacalisti, magistrati, giornalisti, collaboratori di giustizia;

   risultano tra coloro che godono di un servizio di scorta numerosi ex Presidenti delle Camere e del Consiglio e numerosi parlamentari ed ex parlamentari (nel settembre 2016, come risulta da un articolo di stampa, tale servizio era garantito a Marcello Pera, Fausto Bertinotti e ai coniugi Mastella-Lonardo); tra i giornalisti usufruiscono di un servizio di scorta Vittorio Feltri, Bruno Vespa, Maurizio Belpietro;

   i livelli di protezione sono quattro:

    le scorte di primo livello (3 auto blindate e una decina di agenti per turno) vengono mobilitate solo per le massime cariche dello Stato e per persone esposte a pericoli straordinari per l'incarico che ricoprono; attualmente ne beneficiano 15 persone tutelate da 171 agenti;

    le scorte di secondo livello (57 persone) hanno a disposizione 2 auto blindate e 6 agenti per turno (383 agenti impegnati);

    le scorte di terzo livello (276 persone) beneficiano di 2 agenti e una vettura blindata (823 agenti impiegati);

    infine, vi sono le scorte di quarto livello (237 persone), con un'auto non blindata e una persona di scorta (695 operatori);

    al contrario, in altri Paesi come gli USA, hanno diritto a una scorta permanente solo Presidente e vicepresidente, in Austria solo il Presidente della Repubblica e il Cancelliere federale, solo per fare alcuni esempi virtuosi;

    l'assegnazione delle scorte in Italia da molti anni ormai è oggetto di polemiche e critiche sia per i costi eccessivi, sia per le procedure di concessione e di revoca;

   infatti, qualora non si tratti delle più alte cariche dello Stato, sottoposte a tutela obbligatoria durante il mandato e per ulteriori 12 o 24 mesi dalla fine dello stesso e dei Ministri con portafoglio, negli altri casi devono sussistere prove conclamate (minacce, telefonate anonime, attentati) per l'assegnazione della scorta;

   la revoca, invece, dovrebbe avvenire quando la persona cambia incarico o il pericolo può dirsi superato, ma l'interruzione del servizio spesso diventa difficile per le resistenze da parte della persona scortata, come denunciato in passato dal sindacato Silp-Cgil, o, quando avviene, desta polemiche, come nel caso della recente revoca della scorta al colonnello dei carabinieri Sergio De Caprio, famoso come Capitano Ultimo per aver arrestato nel 1993 Totò Riina e per questo minacciato di morte dalla Mafia –:

   come siano effettivamente articolati i costi della sicurezza tra macchine blindate e personale;

   quali iniziative intenda intraprendere il Ministro per ridurre il costo eccessivo delle scorte e il numero delle stesse, senza privare della protezione necessaria le personalità veramente in pericolo;

   quali iniziative intenda adottare per evitare che le scorte vengano utilizzate da determinati personaggi come un privilegio, piuttosto che come uno strumento di necessaria protezione;

   quali motivazioni abbiano indotto l'Ucis a revocare la scorta al colonnello De Caprio.
(4-01673)