• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE

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Atto a cui si riferisce:
C.5/00955 (5-00955)



Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-00955presentato daMURONI Rossellatesto diLunedì 19 novembre 2018, seduta n. 86

   MURONI. — Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, al Ministro dello sviluppo economico. — Per sapere – premesso che:

   la strategia energetica nazionale, approvata nel 2017, propone una forte accelerazione dell'uscita completa dal carbone degli impianti termoelettrici nel 2025 e traccia la strada verso la decarbonizzazione totale, per raggiungere, rispetto al 1990, una diminuzione delle emissioni del 39 per cento al 2030 e del 63 per cento al 2050;

   per far questo bisogna, però, che vengano emanati i relativi decreti attuativi. Ad oggi questi decreti sono ancora ai «blocchi di partenza»;

   a tal proposito, si ricordano le dichiarazioni dell'allora Ministro dello sviluppo economico, riportate anche dal sito online del «Sole24ore»: (...) per «uscire dal carbone», ha aggiunto Calenda, «occorrono infrastrutture il cui elenco condivideremo con la conferenza unificata e lo recepiremo in un decreto del Presiedente del Consiglio dei ministri perché non ci possiamo permettere di cominciare a lavorare su un processo accelerato e avere regioni e comuni che bloccano ogni infrastruttura in Italia». Per il Ministro pro tempore, dunque, il programma di decarbonizzazione «si può fare se c'è il convincimento degli enti locali a chiudere il piano infrastrutturale che è parte integrante di questa decisione»;

   il fatto che questo decreto del Presiedente del Consiglio dei ministri non sia stato ancora approvato forse spiega il ritardo nell'emanazione dei decreti attuativi. Però questo inspiegabile ritardo rischia di rallentare, se non perfino bloccare, l'uscita del nostro Paese dal carbone. Tutto questo è per Brindisi ancora più pericoloso, perché si rischia che sia il mercato a chiudere definitivamente la centrale di Brindisi sud;

   è importante invece condurre l'Enel, e questo si potrà fare solo nel momento in cui saranno stati emanati i decreti attuativi, verso la realizzazione a suo carico della bonifica del sito industriale;

   al tempo stesso, si dovrà avviare con tutte le parti coinvolte, attraverso importanti investimenti e sinergie, il necessario processo di tutela e di valorizzazione delle risorse naturali agronomiche e turistico-culturali del territorio brindisino;

   parallelamente si dovrà incentivare la nascita di insediamenti produttivi innovativi ad alto valore aggiunto, quali ad esempio Enel Green power –:

   quali siano le modalità e i tempi per l'emanazione dei decreti attuativi sulla de-carbonizzazione, come stabilito dalla Strategia energetica nazionale del 2017.
(5-00955)