• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE

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Atto a cui si riferisce:
S.3/00367 URSO - Al Ministro dello sviluppo economico - Premesso che: il comparto delle telecomunicazioni in Italia sta attraversando in questi anni un momento particolarmente difficile, scandito...



Atto Senato

Interrogazione a risposta orale 3-00367 presentata da ADOLFO URSO
martedì 13 novembre 2018, seduta n.057

URSO - Al Ministro dello sviluppo economico - Premesso che:

il comparto delle telecomunicazioni in Italia sta attraversando in questi anni un momento particolarmente difficile, scandito dalla continua necessità di nuovi investimenti finalizzati ad adeguamenti tecnologici e ad attività di ricerca e sviluppo per salvaguardare la competitività a livello nazionale e internazionale;

l'asta per l'aggiudicazione dei diritti d'uso delle frequenze destinate alle reti di quinta generazione "5G" ha rappresentato un indubbio successo economico, producendo un gettito extra rispetto alle proiezioni originarie contenute nella legge di bilancio, quantificato in circa 4 miliardi di euro;

considerato che:

l'importo elevato che le compagnie operanti nel settore delle telecomunicazioni hanno dovuto sopportare per finalizzare l'asta ha esacerbato il cronico problema legato all'elevato indebitamento gravante sulle medesime, accelerando i processi miranti al suo contenimento attraverso la cessione o lo scorporo dei rami aziendali afferenti alla gestione dell'infrastruttura, nello specifico con la vendita delle torri di trasmissione o la remunerazione della rete nel caso di TIM;

TIM ha sopportato perdite per circa 900 di euro milioni nei primi 3 trimestri dell'anno 2018 in seguito alla svalutazione dell'avviamento domestico per 2 miliardi, che potrebbe costringere l'azienda ad una revisione degli obiettivi sul debito del 2018, pur non osservando sostanziali cambiamenti nel piano industriale, che rimane finalizzato alla crescita del flusso di cassa disponibile e alla riduzione del debito stesso;

per il perseguimento di determinati obiettivi di bilancio potrebbe rendersi necessaria, parallelamente allo scorporo della rete, la cessione di determinati asset ritenuti non più strategici come Telecom Italia Sparkle;

il consiglio di amministrazione di TIM, riunitosi in via straordinaria il 13 novembre, ha revocato con decisione assunta a maggioranza e con effetto immediato tutte le deleghe conferite al consigliere Amos Genish che, da sempre contrario (insieme al suo azionista di riferimento, "Vivendi") allo scorporo dell'infrastruttura della rete con la creazione di una newco con "Open Fiber"; a tale ipotesi l'amministratore delegato Genish ha più volte esternato la preferenza per una normale collaborazione commerciale; è stato, di fatto, sfiduciato dai 10 consiglieri espressione del secondo azionista del colosso di telecomunicazioni, al fondo "Elliott";

le deleghe sono state assegnate provvisoriamente al presidente Conti, ed è stata convocata una nuova riunione del consiglio di amministrazione per il giorno 18 novembre 2018 al fine di provvedere alla nomina di un nuovo amministratore delegato;

ribadito che:

Telecom Italia Sparkle rappresenta per l'Italia un asset di preminente interesse nazionale, sia nella misura della sua profonda penetrazione nei più importanti mercati esteri che travalicano la dimensione euromediterranea, quanto nella sua particolare essenza strategica che si estrinseca nella qualità e importanza dei dati la cui trasmissione è ad essa demandata;

la procedura di vendita di Telecom Italia Sparkle, più volte ventilata da diverse cariche apicali di TIM, appare oggi improcrastinabile da parte dell'azienda, visto il periodo di incertezza finanziaria accompagnato da un progressivo deterioramento del quadro competitivo e regolatorio del settore;

a fronte della complessiva situazione, e della prospettiva dell'effettiva fusione e realizzazione di una rete unica, sembrerebbe che l'azionista Vivendi, in aperto contrasto con il fondo Elliot, potrebbe convocare a breve un'assemblea straordinaria per riprendere il controllo della governance,

si chiede di sapere:

quali iniziative il Ministro in indirizzo intenda intraprendere, nel rispetto di un quanto mai necessario confronto con il nuovo governo societario di TIM in via di definizione, per esercitare l'eventuale opzione di "golden power" per l'acquisto di Telecom Italia Sparkle tramite Cassa depositi e prestiti e quali garanzie siano previste per il proseguimento della strategia di messa in sicurezza dell'infrastruttura di comunicazione verso il Medio oriente in quanto asset strategico;

quale sia la cornice normativa in via di definizione per agevolare l'eventuale fusione tra la rete di Open Fiber e quella di TIM, previo l'avvenuto scorporo di quest'ultima, e quali margini operativi il Ministro intenda riservarsi nel definirla, in considerazione della composizione azionaria di Telecom Italia a maggioranza privata e del recente cambio di vertice alla guida dell'azienda con la sostituzione dell'amministratore delegato;

quali iniziative di competenza intenda adottare per la salvaguardia dei livelli occupazionali stimati in almeno 20.000 unità, in considerazione degli investimenti futuri che andranno necessariamente pianificati per il cablaggio a banda ultralarga del Paese che tuttora procede a ritmi inadeguati.

(3-00367)