• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE

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Atto a cui si riferisce:
S.3/00357 BELLANOVA, D'ARIENZO, CUCCA, Assuntela MESSINA, BOLDRINI, MARGIOTTA, FERRAZZI, VERDUCCI, STEFANO, SBROLLINI, ROJC, MAGORNO, COLLINA, D'ALFONSO, GINETTI, IORI, SUDANO, FARAONE, CIRINNA',...



Atto Senato

Interrogazione a risposta orale 3-00357 presentata da TERESA BELLANOVA
giovedì 8 novembre 2018, seduta n.056

BELLANOVA, D'ARIENZO, CUCCA, Assuntela MESSINA, BOLDRINI, MARGIOTTA, FERRAZZI, VERDUCCI, STEFANO, SBROLLINI, ROJC, MAGORNO, COLLINA, D'ALFONSO, GINETTI, IORI, SUDANO, FARAONE, CIRINNA', PITTELLA, VALENTE, PINOTTI, TARICCO, VATTUONE, ALFIERI, GARAVINI, LAUS, GIACOBBE, MANCA, ROSSOMANDO, MARINO, PARRINI, MISIANI - Ai Ministri dello sviluppo economico e del lavoro e delle politiche sociali - Premesso che:

è notizia di queste ore che Pernigotti, per oltre un secolo e mezzo eccellenza imprenditoriale nel settore dolciario-alimentare italiano, chiuderà i battenti lasciando a casa circa 100 persone sui quasi 200 dipendenti dell'impresa dislocati tra la fabbrica novese e gli uffici di Milano;

nel 2013 l'azienda di Novi Ligure (Alessandria) era stata ceduta al gruppo Sanset della famiglia Toksoz, la quale dichiarava: "siamo fieri di aver acquisito Pernigotti, marchio ricco di storia e fascino che identifica nel mondo il gianduia ed il torrone italiano. Manterremo e potenzieremo l'attuale struttura, sviluppando l'attività in nuove e interessanti aree geografiche, sfruttando la forza del marchio Pernigotti. Introdurremo Pernigotti nel mercato turco così come in altri importanti paesi";

dalle notizie riportate dai media sembrerebbe che nei piani del gruppo turco vi sia lo smantellamento della parte produttiva e il mantenimento del marchio e della rete commerciale, che servirebbe a vendere prodotti fatti in Turchia;

le parti sociali, stigmatizzando fortemente la decisione della famiglia Toksoz, denunciano che l'azienda è intenzionata a procedere con i licenziamenti chiedendo la cassa integrazione per cessazione di attività, reintrodotta tramite il "decreto Genova" (di cui al decreto-legge n. 109 del 2018), mentre i sindacati auspicherebbero l'utilizzo della cassa integrazione per crisi aziendale, anche per avere più tempo utile a trovare soggetti potenzialmente interessati a rilevare l'impresa,

si chiede di sapere se il Ministro in indirizzo sia a conoscenza di quanto sta accadendo nella realtà novese e se non ritenga utile convocare quanto prima un tavolo di confronto tra le parti, al fine di valutare lo strumento più utile a salvaguardare il futuro lavorativo di circa 100 persone.

(3-00357)