• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

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Atto a cui si riferisce:
C.4/01593 (4-01593)



Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-01593presentato daDEIDDA Salvatoretesto diGiovedì 8 novembre 2018, seduta n. 79

   DEIDDA. — Al Ministro della salute, al Ministro per la pubblica amministrazione, al Ministro dell'economia e delle finanze. — Per sapere – premesso che:

   il contratto di lavoro della dirigenza medica non viene rinnovato dal 2010 e il tavolo tecnico aperto all'Aran da molti mesi non ha prodotto risultati. Soprattutto perché le regioni, secondo uno dei più rappresentativi sindacati dei medici ospedalieri, non avrebbero accantonato i fondi per i rinnovi contrattuali, nonostante, le stesse, per i 64 mila medici della medicina convenzionata, abbiano accantonato 356 milioni di euro, permettendo così l'accordo collettivo con una spesa di 300 milioni di euro. Al contrario, per i 110 mila medici dipendenti del servizio sanitario le regioni nello stesso periodo sembrerebbe abbiano accantonato solo 12,9 milioni di euro (per il 95 per cento dalla Lombardia ed Emilia-Romagna), pur avendo ricevuto fondi incrementali dallo Stato ed essendo obbligati all'accantonamento da precise disposizioni di legge;

   questa situazione, unita al progressivo aumento del carico di lavoro legato alle riduzioni degli organici e ai tagli talvolta indiscriminati fatti dalle regioni, sta portando a una progressiva demotivazione con una vera e propria fuga dagli ospedali a solo vantaggio delle strutture private, con un progressivo impoverimento del servizio sanitario nazionale;

   i soli pensionamenti porteranno via dalle corsie 7.500 medici nei prossimi tre-quattro anni e l'offerta di medici specialisti, che sono le sole figure che possono accedere ai concorsi pubblici ospedalieri, non sono già oggi sufficienti a soddisfare il fabbisogno degli organici, tant'è che è cosa nota che molti concorsi indetti dalle aziende sanitarie, anche del Sud Italia, sono andati deserti negli ultimi mesi;

   il rinnovo del contratto della dirigenza medica sarebbe sicuramente un segnale di attenzione verso gli oltre 110 mila professionisti che ogni giorno dimostrano il loro impegno, garantendo la salute agli italiani con un elevato standard di qualità, pur lavorando in strutture spesso carenti e con carichi di lavoro sempre crescenti, che vanno spesso ben oltre l'orario contrattualmente previsto;

   la dirigenza medica rivendica l'aumento degli stipendi del 3,48 per cento chiedendo di ricomprendere nel computo della massa salariale l'indennità di esclusività;

   si rende improcrastinabile un intervento, di concerto tra il Ministro della salute, il Ministro per la pubblica amministrazione e il Ministro dell'economia e delle finanze, per prevedere un finanziamento adeguato, insieme alla quota di pertinenza regionale, a procedere con la massima tempestività al rinnovo del contratto della dirigenza medica per evitare il progressivo depauperamento e declino del sistema ospedaliero italiano –:

   se il Governo sia a conoscenza della situazione descritta e quali iniziative di competenza intenda assumere per rinnovare con le adeguate risorse il contratto della dirigenza medica ospedaliera scaduto dal 2010.
(4-01593)