• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE

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Atto a cui si riferisce:
C.5/00887 (5-00887)



Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-00887presentato daVIVIANI Lorenzotesto diMartedì 6 novembre 2018, seduta n. 77

   VIVIANI, COIN, GASTALDI, GOLINELLI, LIUNI, LO MONTE, LOLINI, VALLOTTO e ZANOTELLI. — Al Ministro delle politiche agricole alimentari, forestali e del turismo. — Per sapere – premesso che:

   il maltempo che ha colpito in questa ultima settimana e sta tuttora imperversando sull'intera penisola italiana ha causato, oltre a decine di morti, anche ingenti danni non solo alle infrastrutture e alle vie di comunicazione, ma anche alle colture e soprattutto al patrimonio boschivo;

   si stima siano quattordici milioni gli alberi, soprattutto faggi e abeti bianchi e rossi, distrutti dal maltempo: dalla Val di Fiemme in Trentino Alto Adige, alla Val Saisera in Friuli e in Veneto. Nel bellunese c'è la zona più colpita; intere foreste di abeti secolari sono state abbattute, circa il 40 per cento dell'intera superficie boscata. I boschi rappresentano la prima difesa idrogeologica, la prima barriera contro le valanghe e gli smottamenti;

   si può parlare di stato di calamità per l'agricoltura con ulivi secolari sradicati, coltivazioni distrutte, campi allagati, muri crollati, trombe d'aria e grandine su aziende, serre e stalle con animali sfollati e mandrie isolate;

   in Veneto, regione che insieme alla Liguria ha subito i danni maggiori, sono ancora isolate intere valli con aziende agricole isolate e senza corrente elettrica, con stalle e animali da governare. Molti agriturismi hanno gli accessi chiusi o franati per la pioggia incessante e ci sono vigneti completamente sommersi;

   la mungitura in diverse stalle, a causa della mancanza della corrente elettrica, è avvenuta in maniera manuale o, alla meglio, con gruppi elettrogeni di soccorso. Gli agricoltori stanno ripulendo campi e orti e sistemando le serre divelte, recuperando il salvabile e ci sono notizie di allevatori che sono rimasti bloccati nelle malghe;

   in Lombardia sono a rischio, in decine di aziende agricole, le consegne di latte e i rifornimenti di foraggio dove per la pioggia battente sono franate delle strade;

   gli eventi eccezionali hanno colpito anche le coste della Liguria sferzate da forti venti di scirocco e violente mareggiate che hanno provocato ingenti danni alla mitilicoltura sia per gli stabilimenti a terra, sia per le reste e le imbarcazioni in mare. La piccola pesca, da levante a ponente, conta oggi la perdita di numerose imbarcazioni e si stimano già diverse centinaia di migliaia di euro di danni –:

   quali iniziative urgenti, nell'ambito delle proprie competenze, intenda mettere in atto per rendere immediatamente disponibili risorse che siano destinate al ripristino del potenziale produttivo definitivamente compromesso a causa degli eventi eccezionali di questo periodo, anche al fine del reintegro e della ricostituzione delle aree boschive e delle colture pregiudicate.
(5-00887)