• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE

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Atto a cui si riferisce:
C.3/00301 (3-00301)



Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in Assemblea 3-00301presentato daPRESTIGIACOMO Stefaniatesto diMartedì 6 novembre 2018, seduta n. 77

   PRESTIGIACOMO, GELMINI, CORTELAZZO, GAGLIARDI, MULÈ, SOZZANI, CASINO, GIACOMETTO, LABRIOLA, MAZZETTI, RUFFINO, BOND, OCCHIUTO, SIRACUSANO, GERMANÀ, BARTOLOZZI, SCOMA e MINARDO. — Al Presidente del Consiglio dei ministri . — Per sapere – premesso che:

   l'ondata di maltempo di questi giorni, che sta mettendo in ginocchio buona parte delle regioni del nostro Paese, ha provocato la tragica morte di 32 persone e danni enormi alle infrastrutture, agli immobili e al patrimonio naturale;

   sempre più frequentemente, il territorio italiano si trova a fare i conti con smottamenti, frane, crolli di infrastrutture, argini che non riescono più a trattenere l'impatto con le acque e allagamenti che troppo spesso assumono le proporzioni di vere e proprie tragedie;

   peraltro, gli effetti conseguenti ai cambiamenti climatici in atto sono tali che gli eventi alluvionali in Italia hanno subito un fortissimo aumento, passando da uno circa ogni 10-15 anni, prima degli anni ’90, agli attuali 4-5 l'anno;

   questi effetti prodotti da eventi calamitosi naturali sono quasi sempre drammaticamente amplificati da una gestione dissennata dei suoli e, soprattutto, dall'assenza di una rigorosa politica di pianificazione, manutenzione e prevenzione territoriale;

   secondo il rapporto Ispra oltre 7 milioni di persone risiedono in territori vulnerabili, più di 1 milione vive in aree a pericolosità da frana elevata e molto elevata;

   in questi anni si confrontano le rilevantissime risorse destinate all'emergenza a fronte della costante riduzione dei fondi per interventi di prevenzione;

   ad un'immediata risposta al dramma che in questi giorni stanno vivendo intere popolazioni e territori, va affiancato un serio piano di messa in sicurezza dei fiumi e dei suoli;

   è essenziale mettere in condizione gli enti territoriali di poter utilizzare le risorse necessarie e avviare nei tempi più celeri i cantieri per gli interventi di manutenzione del territorio. Sotto questo aspetto è necessario anche intervenire attraverso mirate modifiche al codice appalti, al fine di garantire procedure più veloci per l'affidamento e l'avvio dei lavori;

   peraltro, lascia molto perplessi la manifestazione di contrarietà espressa dal Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare Costa al prestito (ad un tasso dello 0,70 per cento) di circa 800 milioni di euro da parte della Banca europea per gli investimenti per finanziare gli interventi per la manutenzione del territorio –:

   quante risorse si intendano stanziare e con quali coperture per le popolazioni duramente colpite in questi giorni e per un piano di contrasto al dissesto idrogeologico e se non si intenda garantire tempi più celeri agli interventi di manutenzione del territorio, anche attraverso opportune iniziative volte a stabilire deroghe e modifiche al codice appalti per consentire procedure più veloci per l'affidamento e l'avvio dei lavori.
(3-00301)