• Testo INTERPELLANZA

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Atto a cui si riferisce:
C.2/00161 (2-00161) «Speranza».



Atto Camera

Interpellanza 2-00161presentato daSPERANZA Robertotesto diMartedì 6 novembre 2018, seduta n. 77

   Il sottoscritto chiede di interpellare il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, il Ministro dello sviluppo economico, il Ministro per il sud, per sapere – premesso che:

   nei confronti di Trans Adriatic Pipeline AG Italia (TAP), del suo rappresentante legale Clara Risso, del suo county manager Michele Elia e del direttore generale per la sicurezza dell'approvvigionamento e le infrastrutture energetiche del Ministero dello sviluppo economico, Gilberto Dialuce, è pendente il procedimento penale n. 534/18 R.G.N.R. procura della Repubblica presso il tribunale di Lecce, per i reati previsti dagli articoli 640-bis c.p., 27 del decreto legislativo 17 agosto 1999, n. 334, e 24 del decreto legislativo 8 giugno 2001, n. 231;

   nell'ambito del predetto procedimento, nello scorso mese di marzo il giudice per le indagini preliminari ha disposto, con incidente probatorio, una perizia collegiale finalizzata ad accertare, tra l'altro: «se vi sono motivi tecnico-amministrativi (...) per cui l'opera consistente nella realizzazione del gasdotto (...) sia stata frazionata in due progetti (quello TAP che riguarda solo il tratto del metanodotto fino a Melendugno e quello SRG per la connessione alla rete nazionale relativamente a cabina di misura, area trappole e gasdotto dalla cabina fino a Mesagne)»; «se l'opera debba o meno considerarsi funzionalmente unitaria da un punto di vista tecnico e se in relazione alla natura e alla funzionalità delle unità tecniche oggetto dei due progetti, a questi ultimi siano applicabili le prescrizioni della c.d. Direttiva Seveso e se la valutazione unitaria/cumulativa dei due progetti incida sulla risposta al presente quesito»; «se fosse possibile svolgere ab origine e/o se dovesse essere svolta ab origine una valutazione unitaria dei due progetti»; «se l'unitarietà del progetto e la conseguente valutazione unitaria/cumulativa dell'impatto ambientale e dei rischi per l'incolumità pubblica avrebbe comportato una stima diversa con particolare riferimento all'eventuale superamento della soglia massima di 50 tonnellate prevista dalla legge Seveso III (con individuazione e precisa indicazione della normativa applicabile in ragione dei dati oggettivi rilevati)»; «se l'unitarietà del progetto e la conseguente valutazione unitaria/cumulativa dell'impatto ambientale e dei rischi per l'incolumità pubblica avrebbe comportato, conseguentemente, la qualificazione del PRT TAP e dell'area SRG denominata P.I.D.I. n. 1 in termini di stabilimenti complessi con caratteristiche tecniche tali da configurarli quali impianti REMI, pertanto esclusi dal D.M. 17.4.08»; «se la normativa Seveso sia stata applicata nei casi di altri PRT connessi a gasdotti di importazione dall'estero già realizzati in Italia e in Europa»;

   l'incidente probatorio è ancora in corso di svolgimento, avendo i periti del giudice per le indagini preliminari richiesto e ottenuto una proroga per il deposito dell'elaborato peritale;

   nel febbraio 2018 il Ministro Barbara Lezzi ha pubblicamente sottoscritto, in presenza del sindaco del comune di Melendugno, ingegner Marco Potì, il documento intitolato «Impegno per la promozione della democrazia ambientale nel Salento e in Italia, in merito al Gasdotto TAP», in cui si denunciavano diverse irregolarità connesse all'opera TAP, ulteriori rispetto a quelle oggetto del procedimento penale sopra menzionato, tra cui la violazione della convenzione di Aarhus e sostanzialmente la non conformità con gli obiettivi dell'accordo di Parigi sul clima, del 2015;

   il suddetto «impegno», tra l'altro, impone di «promuovere la pubblicazione di tutti i documenti, compresi quelli confidenziali, che hanno portato alla redazione del citato Accordo trilaterale e alla gestione di tutta l'intera procedura di decisione e realizzazione del gasdotto TAP, affinché l'informazione su determinazioni strategiche che condizionano i diritti delle generazioni future sia effettivamente garantita a tutto il popolo italiano, detentore della sovranità»;

   l'annunciata ripresa dei lavori per la realizzazione del gasdotto, prevista nei prossimi giorni, a giudizio dell'interrogante, contrasta in maniera evidente con l'esigenza che l'incidente probatorio punta a tutelare, vale a dire l'esigenza di accertare – una volta per tutte – la reale natura dell'opera e i rischi connessi alla sua realizzazione –:

   quali iniziative intendano adottare, per quanto di competenza, ai fini della sospensione dei lavori per la realizzazione del gasdotto fino alla conclusione dell'incidente probatorio di cui in premessa;

   quali strumenti intendano utilizzare, per quanto di competenza, per dare evidenza pubblica ai contratti collegati alla realizzazione dell'opera e ai documenti sopra indicati, in modo che i cittadini siano adeguatamente informati sulle determinazioni strategiche adottate dagli organi di Governo del Paese;

   nelle more della definizione dell'incidente probatorio, quali iniziative intendano valutare, per quanto di competenza, per una possibile diversa localizzazione dell'opera.
(2-00161) «Speranza».