• Testo RISOLUZIONE IN COMMISSIONE

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Atto a cui si riferisce:
C.7/00087 (7-00087) «Pallini, Murelli, Tripiedi, Tucci, De Lorenzo, Vizzini, Davide Aiello, Perconti, Costanzo, Legnaioli, Invidia, Segneri, Giannone, Cubeddu, Siragusa, Amitrano, Bilotti, Eva Lorenzoni,...



Atto Camera

Risoluzione in commissione 7-00087presentato daPALLINI Mariatesto diMartedì 30 ottobre 2018, seduta n. 74

   La XI Commissione,

   premesso che:

    la riforma delle pensioni Fornero, di cui all'articolo 24 del decreto-legge 6 dicembre 2011, n. 201, convertito, con modificazioni, dalla legge 22 dicembre 2011, n. 2147 ha creato, nel nostro Paese, una nuova emergenza sociale, quella dei lavoratori cosiddetti «esodati», ovvero coloro che, a causa del repentino innalzamento del requisito anagrafico per accedere alla pensione, avendo nel mentre sottoscritti accordi di incentivo all'esodo, si sono ritrovati privi di una copertura reddituale ed anche pensionistica, non essendo più occupati ed al tempo stesso impossibilitati ad accedere alla pensione;

   i governi succedutisi al Governo Monti, promotore del cosiddetto «decreto Salva-Italia» contenente la riforma Fornero, dal 2013 al 2017, sono dovuti ricorrere a ripetuti interventi legislativi per arginare gli effetti della riforma Fornero sulla platea dei lavoratori e delle lavoratrici esodati, al fine di consentire a molte migliaia di lavoratori di accedere alle pensioni secondo i requisiti previgenti alla sopraindicata legge n. 214 del 2011;

   nello specifico, sono state attuate ben otto disposizioni di salvaguardia, contenute, in sequenza, nel decreto-legge n. 216 del 2011; nel decreto-legge n. 95 del 2011; nella legge n. 228 del 2012; nel decreto-legge n. 102 del 2013; nella legge n. 147 del 2013; nella legge n. 147 del 2014; nella legge n. 208 del 2015 e, in ultimo, nella legge n. 232 del 2016;

   nonostante i citati otto interventi, permane ancora una platea residuale di lavoratori esclusi dai provvedimenti di salvaguardia che scontano pesantemente gli effetti della riforma Monti-Fornero sulle pensioni,

impegna il Governo

a valutare, nel quadro di una rivisitazione complessiva delle attuali norme in tema di pensionamento, di assumere iniziativa di competenza volta a superare le rigidità introdotte dalla riforma «Fornero», anche attraverso l'introduzione di elementi di flessibilità nell'accesso al trattamento pensionistico, al fine di tutelare tutti i lavoratori e le lavoratrici che hanno subito gli effetti negativi della predetta riforma Monti-Fornero nel rispetto dei principi di equità sociale e di sostenibilità finanziaria.
(7-00087) «Pallini, Murelli, Tripiedi, Tucci, De Lorenzo, Vizzini, Davide Aiello, Perconti, Costanzo, Legnaioli, Invidia, Segneri, Giannone, Cubeddu, Siragusa, Amitrano, Bilotti, Eva Lorenzoni, Bubisutti, Caffaratto, Caparvi, Moschioni».